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Il calcio secondo Galeone: incontro a San Salvo. E arriva la telefonata di Allegri...

L'ex allenatore del Pescara, accompagnato dall'amico ds Andrea Iaconi, ricevuto nella sala consiliare del municipio

redazione
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L'incontro con Giovanni Galeone e Andrea Iaconi, organizzato stamane nell'aula consiliare del Comune di San Salvo, inizia con una chiamata inaspettata, quella di Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus e giocatore esploso proprio con Galeone al Pescara. Il tecnico bianconero, che continua ad avere un rapporto sempre stretto con la sua passata guida, si è intrattenuto con lui al telefono per alcuni minuti. Il cellulare è poi passato al sindaco Emanuela De Nicolis, che ha approfittato dell'occasione per invitarlo a visitare San Salvo.

Fuori programma piacevole per l'inizio della giornata sansalvese di Galeone. L'amato pallone, ovviamente, è stato al centro dell'attenzione. “Il calcio italiano ha perso la sua identità e continua a non puntare sul settore giovanile, che è vitale per la sopravvivenza del calcio e per sfornare nuovi campioni. Più che la tattica dovete imparare a giocare a calcio, ragionando sempre come squadra”. Galeone si è rivolto così alla platea, formata per buona parte da giovani calciatori del territorio.

L'allenatore di origini napletane, ma spesso in Abruzzo e soprattutto nelle amate Pescara e Francavilla, si è raccontato ricordando di essere stato uno scugnizzo e di essere riuscito ad affermarsi prima come calciatore e poi come allenatore, sempre con impegno e sacrificio. Da giovanissimo il trasferimento a Trieste per indossare subito la maglia della Nazionale juniores giocando assieme a Enrico Albertosi, Sandro Salvadore, Roberto Rosato, Pierluigi Cera e Giacinto Facchetti.

Ha poi ripercorso la sua lunga carriera da allenatore, che ha avuto inizio nel settore giovanile dell’Udinese, dove ha lasciato i ricordi più belli. Maniaco della tecnica individuale e dei fondamentali, più che della tattica, concetto ribadito più volte: “Tattica che si può sintetizzare in poche decine di minuti davanti alla lavagna, credete a un vecchio come me di 82 anni”. Galeone ha insistito sull’importanza del settore giovanile per la crescita dei futuri calciatori, come uomini e come sportivi.

Il sindaco Emanuela De Nicolis, nell’accogliere il tecnico protagonista delle due promozioni in serie A del Pescara e della permanenza nella massima serie dei biancazzurri, ha parlato “dell’importanza della cultura dello sport e di essere onorati della sua presenza di un uomo che si è fatto apprezzare come calciatore e allenatore. Grazie a lei si sono formati tanti giovani e tanti calciatori insegnando sempre e soprattutto il valore educativo del calcio”.

In sala consiliare i ragazzi della scuola calcio Aquilotti, della categoria giovanissimi regionali, con il mister Roberto Rossi e il presidente Davide Daniele Panfilo, mentre per l’Us San Salvo Angelo Suero, in rappresentanza del settore tecnico e del presidente Angelo Torzi

Soddisfatta per la presenza di Galeone si è detto il presidente del Consiglio, Tiziana Magnacca, perché “questa occasione di incontro possa diventare un esempio positivo per i ragazzi di San Salvo che con sacrificio, impegno e lo studio possano scrivere un pezzo della storia di questa città e, perché no, anche per lo sport locale”. 

“Sono rimasto colpito dalla lezione magistrale di Galeone – ha invece sottolineato il vicesindaco Eugenio Spadano – che racchiude una lunga esperienza di vita fatta di correttezza e di valori che hanno determinato scelte bene precise. Per l’Abruzzo è stato un ambasciatore dello sport”. 

Incontro reso possibile con Galeone, grazie al “gancioMeuccio Di Santo, che era accompagnato dai direttori sportivi Andrea Iaconi, che ha scoperto Marco Verratti, e Stefano Cordone.

 

 

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