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Farmaci costosi, interviene Meuti

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ALTO VASTESE - A fare eco al grido di allarme lanciato, nei giorni scorsi e proprio da queste colonne, dai farmacisti dell'Alto Vastese, è il coordinatore regionale dell'Anci - Piccoli Comuni, Giovanni Meuti. I titolari delle piccole farmacie di confine, quelle che operano nei centri montani dell'entroterra Vastese con poche centinaia di residenti, avevano palesato pubblicamente, contattando la carta stampata, tutta la loro apprensione per le nuove regole imposte dall'assessorato regionale alla Sanità in merito alla distribuzione di alcune categorie di farmaci costosi. Nell'intento di fare economia e tagliare la spesa sanitaria, la Giunta regionale ha partorito una deliberazione in base alla quale alcuni farmaci costosi non potranno più essere distribuiti attraverso le farmacie, come è avvenuto fino ad oggi, ma esclusivamente all'interno dei presidi ospedalieri della Asl. Nuove norme imposte, calate dall'alto senza un minimo di concertazione, e bollate dalle associazioni dei farmacisti come fortemente penalizzanti per le piccole farmacie. E' intervenuto nel dibattuto che si è aperto attorno a questo tema così importante, che riguarda la salute di migliaia di pazienti residenti nei comuni montani non solo del Vastese, ma dell'intera regione, il coordinatore regionale dell'Anci - Piccoli Comuni, Giovanni Meuti. ''La decisione della giunta creerà un evidente disagio soprattutto, anzi direi esclusivamente, alle popolazioni dei piccoli comuni le quali saranno costrette a recarsi presso la più vicina struttura ospedaliera per avere i farmaci necessari''. Questo il primo commento a caldo di Giovanni Meuti, che è tra l'altro anche sindaco del comune di Pereto (Aq). ''Ciò significa che le popolazioni dei piccoli comuni dovranno percorrere molti chilometri per acquisire i farmaci distribuiti soltanto presso le farmacie ospedaliere. - continua il coordinatore dell'Anci Piccoli Comuni - Parliamo di 50, 60 o addirittura 100 km con notevoli disagi personali ed economici. E i sacrifici e le spese non sono certo ricompensati dall'abbattimento del ticket''. Lamentele sostanzialmente condivise dal segretario provinciale della Federfarma, Angelo Labrozzi, che proprio nei giorni scorsi aveva rilasciato un'intervista al nostro giornale criticando aspramente l'operato dell'assessore regionale alla Sanità e parlando di ''provvedimento tampone'' che non abbasserà affatto la spesa sanitaria, ma di contro creerà incalcolabili disagi ai pazienti e metterà a rischio la sopravvivenza delle farmacie più piccole. ''La popolazione dei piccoli comuni si compone essenzialmente di anziani che continueranno a vedere crescere il loro disagio. - continua nella sua denuncia Giovanni Meuti dell'Anci - Non crediamo sia questa la strada per andare incontro alle problematiche già molto pesanti dei piccoli comuni, che rappresentano l'80 per cento degli enti locali della regione Abruzzo''. ''Così facendo, inoltre, si scarica parte del debito della spesa sanitaria regionale sulle popolazioni dei piccoli centri, - conclude il coordinatore dell'Anci - il tutto in barba ai frequenti proclami pubblici che vanno nella direzione opposta a quella dei politici regionali. Chiedo allora alla Regione di rivedere la decisione assunta e di evitare ulteriori penalizzazioni da mettere in capo a popolazioni già oltremodo vessate''. Intanto pare che i sindaci dell'Alto Vastese si stiano muovendo per inondare di fax di protesta l'assessorato regionale alla Sanità. Francesco Bottone
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