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Farmaci costosi, si corre ai ripari.

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ALTO VASTESE - A volte davvero la stampa può aiutare a risolvere qualche problema. Infatti, dopo la pubblicazione su queste colonne di alcuni articoli sulla recente decisione della Giunta regionale di modificare in senso restrittivo le regole per la distribuzione di alcune categorie di farmaci costosi, anche la politica si è accorta del problema e non si sono fatte attendere le dichiarazioni di vari esponenti politici. In base alla nuove norme introdotte dall'assessorato regionale della sanità, la distribuzione di molti farmaci, quelli più costosi e usati in prevalenza per patologie gravi, come per l'epatite, le trombosi o i tumori, ovvero interferoni, eritropoietine, somatropine, i fattori che agiscono sulla coagulazione del sangue, eparinici, antitumorali, insulina, farmaci antidemenza senile, non avverrà più attraverso le farmacie, ma esclusivamente presso gli ospedali e le strutture delle Asl. Un provvedimento nato con l'intento di tagliare la spesa sanitaria, ma che si tradurrebbe, come non ha mancato di sottolineare la Federfarma per bocca del segretario provinciale Angelo Labrozzi, in enormi disagi per i pazienti, soprattutto per quelli dei piccoli centri montani, dell'Alto Vastese ad esempio, costretti a recarsi presso strutture ospedaliere distanti diversi chilometri di distanza dai paesi di residenza. Inoltre il provvedimento, sempre secondo la Federfarma, metterebbe a rischio la sopravvivenza delle piccole farmacie, per via del sensibile decremento delle entrate causato dall'impossibilità di vendere quelle tipologie di farmaci vietati. Il capogruppo della DC alla regione Abruzzo, Bruno Di Paolo, è intervenuto sulla delicata questione, deplorando la ''terribile decisione di far distribuire alcune categorie di farmaci ''vitali'' dalle sole farmacie ospedaliere, costringendo i residenti nell'entroterra abruzzese a dei veri e propri viaggi per recarsi presso il complesso ospedaliero più vicino''. ''Diciamo no, con assoluta fermezza, alla riduzione indiscriminata dei costi della sanità se a doverci rimettere, in termini di salute e disagio, sono sempre e solo gli incolpevoli cittadini. - ha continuato l'esponente della DC - E non si riesce a capire l'atteggiamento degli altri consiglieri regionali rimasti insensibili di fronte a un così grande problema''. Il consigliere Bruno Di Paolo ha inoltre annunciato di aver presentato un'interpellanza all'assessore Mazzocca con la quale chiede spiegazioni in merito alle misure urgenti introdotte in materia di assistenza farmaceutica. ''Sono il primo a chiedere la programmazione di una politica al risparmio nel settore della sanità, - ha concluso Bruno Di Paolo - ma per attuarla non si può pensare di mancare di rispetto nei confronti del cittadino''. Francesco Bottone
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