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Don Alberto Conti lancia il turismo spirituale

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CASTELGUIDONE - Il direttore della Caritas diocesana e parroco di Castelguidone, don Alberto Conti, ha recentemente reso pubblico un interessante progetto che riguarderà proprio il comune montano, ma con possibili sviluppi per tutto il territorio del Vastese interno. Da tempo la Caritas diocesana di Trivento avanza proposte contro lo spopolamento dei centri montani, e quest'ultima idea si inserisce proprio in continuità con quel filone di interventi. Secondo don Alberto Conti il turismo non è certamente l'unica possibilità di sviluppo per l'Alto Vastese, ma può senza dubbio rappresentare un utile tassello, un punto di partenza importante che magari riesca a trainare anche altri settori. L'idea, geniale per certi versi, è quella di sfruttare un giusto mix di turismo naturalistico, culturale e religioso, proprio così, ''turismo spirituale''. Nelle immediate vicinanze del centro abitato di Castelguidone, in località Colle San Vito, dovrebbe sorgere infatti un villaggio, un'oasi di spiritualità, in grado di attrarre un certo flusso di persone desiderose di riflessione, di meditazione, di approfondire la conoscenza della Scrittura e di ritirarsi in preghiera. A queste persone in cerca di spiritualità andranno poi offerti dei servizi complementari, oltre a quelli strettamente legati alla religione. E l'ambiente, quindi il turismo naturalistico, è una vocazione naturale per Castelguidone e per l'Alto Vastese in generale. Inoltre la contemplazione della natura, delle bellezze del creato, la spiritualità francescana lo ha insegnato, può portare facilmente all'incontro con il Creatore, dunque l'accostamento natura e spiritualità non è affatto strano e inusuale. E oltre a queste due forme di turismo, il villaggio San Vito, così si chiamerà la nuova realtà, dovrà offrire ospitalità ad una terza forma di turismo, quello culturale. Le strutture che verranno realizzate nei prossimi mesi infatti, saranno attrezzate con una sala conferenze, in modo da poter ospitare anche grandi eventi culturali, assemblee, dibattiti, convegni. Ai potenziali fruitori del villaggio polivalente andrà assicurato del cibo e una confortevole sistemazione per la notte, ecco dunque la necessità di realizzare delle camere da letto con servizi, una sala mensa e una cucina. E' intuibile l'impatto positivo, in termini economici, che una tale struttura, una volta funzionante e a regime, potrebbe produrre per l'intera zona del Vastese interno. Il progetto, che è già in fase avanzata, prevede la posa in opera di strutture in legno, relativamente facili da assemblare, e i tempi di realizzazione sono abbastanza brevi, i lavori infatti dovrebbero iniziare nei prossimi mesi. Francesco Bottone
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