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Cicchillitti benedice la proposta di Tamburrino

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CASTELGUIDONE - Il sindaco del piccolo centro montano entra nel dibattito che divampa in questi giorni nell'Alto Vastese in merito alla possibilità di una proroga di alcune settimane alla caccia al cinghiale. Mario Cicchillitti (Margherita), primo cittadino di un comune che ogni anno subisce ingenti danni all'agricoltura da parte dei voraci ungulati, probabilmente a causa dell'ubicazione del centro abitato nelle adiacenze di una zona cinofila in cui la caccia è vietata, già in passato aveva dichiarato la sua personale guerra ai cinghiali, pur non essendo un cacciatore, organizzando una conferenza a tema con le associazioni venatorie e gli amministratori provinciali e locali, e minacciando anche forma di protesta eclatanti contro l'inerzia delle istituzioni di fronte a quella che considera una vera ''emergenza cinghiali''. ''Che ci dicano chiaramente cosa dobbiamo fare? Se dobbiamo armarci tutti quanti di fucile, oppure se vogliono che andiamo via da questo territorio per lasciarlo in balia dei cinghiali'', aveva tuonato provocatoriamente, contro gli amministratori regionali e provinciali, nei mesi scorsi, il risoluto sindaco di Castelguidone. Ed oggi vede come manna dal cielo la proposta avanzata dall'assessore provinciale Antonio Tamburrino di prorogare il periodo di caccia al cinghiale di qualche settimana, dal 17 dicembre fino al prossimo 7 gennaio. Una proposta avversata recisamente da tutte le maggiori associazioni venatorie, contrarie a campagne illogiche ed eticamente inaccettabili di eradicazione totale del cinghiale, e desiderose di contro di preservare la specie per le future stagioni venatorie. ''Senza nulla togliere a quanto affermato dai cacciatori, - dice il sindaco Mario Cicchillitti - invito l'assessore Verticelli e l'assessore Tamburrino a riflettere seriamente prima di prendere questa decisione. Gli interessi degli agricoltori, soprattutto dell'agricoltura tradizionale tipica dell'Alto Vastese, vanno tutelati come quelli dei cacciatori. Credo sia molto opportuno lasciare aperta la caccia al cinghiale per altre settimane, perché ciò consentirebbe un'ulteriore riduzione della popolazione del selvatico che non potrebbe che giovare al territorio e all'agricoltura tradizionale locale. Anche perché durante le vacanze natalizie i cacciatori avranno più tempo per dedicarsi alla caccia, riportando magari la popolazione di cinghiali su valori più tollerabili per i cittadini dell'entroterra Vastese''. Francesco Bottone
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