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Dall'Abruzzo al Mediterraneo, percorsi e campagne per l'acqua pubblica e partecipata

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TORREBRUNA - Si terrà domani (30 dicembre), a partire dalle ore 17.30, presso la sede della Comunità montana a Torrebruna, la pubblica assemblea ''Dall'Abruzzo al Mediterraneo, percorsi e campagne per l'acqua pubblica e partecipata''. L'incontro di approfondimento sulle tematiche legate alla gestione e all'utilizzo delle risorse idriche del territorio è stato promosso dalla testata ''Alchermes'', organo di informazione del locale circolo di Rifondazione Comunista ''Omnia sunt communia'', con il contributo dell'assessorato alla cultura della regione Abruzzo. ''A Torrebruna, come del resto in tutti gli altri paesi del nostro comprensorio, - dice uno dei promotori, Luigi D'Ettorre - la gente giustamente non è soddisfatta di come un bene di primaria importanza come l'acqua è gestito attualmente: frequenti disservizi, bollette pazze, mancanza di partecipazione nella gestione del servizio, e soprattutto un futuro sempre più inquietante. Abbiamo raccolto i malumori delle persone e abbiamo deciso di organizzare dei momenti in cui si possa iniziare a discuterne''. ''Questa prima assemblea servirà a presentare una proposta di legge che potrebbe rappresentare una svolta nell'intera questione acqua. - annuncia il giovane esponente di PRC - Essa contiene misure concrete che permetteranno di difendere l'acqua da una privatizzazione feroce, di tornare ad un carattere pubblico della gestione del servizio idrico integrato, di garantire un quantitativo gratuito minimo di acqua a persona''. Interverranno alla conferenza di Torrebruna, Renato Di Nicola di MediterrAcqua, Augusto De Sanctis del WWF Abruzzo, Gianni Monte della FILLEA CGIL Bologna, l'assessore provinciale all'ecologia, Nicola Petta, il sindaco Guido Colella e il responsabile provinciale dell'ambiente del partito di Rifondazione Comunista, Isidoro Malandra. Inizierà inoltre, nei prossimi giorni, la raccolta di firme per la proposta di legge popolare, definita da Luigi D'Ettorre ''l'unico tentativo concreto per far tornare l'acqua nelle mani delle popolazioni e dei territori, per fermare un mercimonio assurdo che ha trasformato l'acqua, da bene comune, da diritto di tutti, a d una merce sottoposta alle regole del mercato e alle leggi di un capitalismo onnivoro''. Francesco Bottone
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