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Befane e presepi...

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ALTO VASTESE - Arrivando dal cielo a cavallo della scopa, come vuole la tradizione, farà tappa anche nei centri dell'entroterra Vastese la Befana, con il suo carico di dolci, per la gioia dei bambini e, perché no, dei genitori più golosi. A Guardiabruna, piccolo centro dell'Alto Vastese, le Befane arriveranno nel primo pomeriggio di oggi (5 gennaio) e distribuiranno dolci e caramelle in abbondanza ai più piccoli, un evento organizzato dalla Pro Loco che si inserisce nelle celebrazioni del ''Natale Guardiabrunese''. La simpatica vecchietta sulla scopa farà tappa, sabato 6 gennaio, anche a Lentella, in occasione della manifestazione ''La Befana del pescatore'', organizzata dalla locale Associazione Pesca Sportiva, e distribuirà ai bambini oltre duecento chilogrammi di cioccolato. Sempre il giorno 6, ma a Guardiabruna, dalle ore 15.30, si terrà l'ultima edizione del ''piccolo presepe vivente'', a cura della Pro Loco, una suggestiva rappresentazione della Natività, allestita nel teatro a cielo aperto che è il centro storico, dominato dallo sperone roccioso e dal palazzo baronale. Francesco Bottone CELENZA SUL TRIGNO - Continua a ricevere a riscuotere un buon successo di visitatori il presepe a grandezza naturale realizzato nel centro trignino. La sacra rappresentazione della Natività presenta più ambienti e scene, quali la capanna, la Torre della Fara, diverse fontane, una cascata e un lago di circa venti metri quadrati, con un ponte che lo attraversa ed il capanno di un pescatore. La suggestiva opera è stata realizzata da alcuni volontari, tra i quali Adriano Vespasiano, Roberto Gaspari e Saverio Antenucci che si sono occupati della costruzione delle strutture per la scenografia e degli addobbi, Mario Grosso che ha messo a disposizione l'intera area su cui è stato realizzato il presepe a grandezza naturale, Andrea Desiato che ha curato l'impianto luci e la diffusione delle melodie natalizie che nel corso della giornata risuonano in tutto il paese. Hanno dato inoltre il proprio contributo Giovanni Felice, Rossano Antenucci, Cristian Antenucci e Antonietta Antenucci, ciascuno mettendo a disposizione la propria professionalità e abilità, e soprattutto le numerose donne del quartiere che hanno dato il loro importante tocco di sensibilità femminile a tutta l'opera. ''L'importanza di questa rappresentazione sacra a grandezza naturale - dice uno degli organizzatori - sta nel fatto che essa è frutto esclusivamente dello spirito di volontariato, concretizzato in diverse forme ed espressioni. Inoltre va sottolineato come il lavorare insieme, di una piccola comunità, attorno alla rappresentazione sacra del presepe abbia contribuito a creare una maggiore atmosfera natalizia''. Francesco Bottone
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