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Finisce la caccia ma non le polemiche

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ALTO VASTESE - L'ultimo giorno del mese di gennaio coincide con l'ultima giornata di caccia per i numerosi appassionati dell'attività venatoria dell'Alto Vastese e di tutto il territorio della regione Abruzzo. Chiude oggi, infatti, la stagione venatoria 2006-2007, un periodo di circa quattro mesi avvelenato dalle polemiche e dai malumori delle associazioni di categoria per le continue restrizione e i vincoli che la giunta regionale, in collaborazione con le amministrazioni provinciali, introduce progressivamente, anno per anno. Un periodo di caccia sempre più breve, mentre non diminuiscono le tasse statali, regionali e provinciali per poter praticare l'attività venatoria, nuove e complicate norme per il prelievo del cinghiale, con l'introduzione di procedure cavillose che rendono la vita difficile ai cacciatori, fino ad alcuni paradossi ed errori clamorosi commessi dall'assessorato regionale alla caccia, come ad esempio la formulazione di una norma, subito ritirata dopo le polemiche delle associazioni venatorie, che avrebbe impedito, prima delle ore nove del mattino, di uscire armati di fucile, nella fase di reperimento delle tracce nel corso della battuta al cinghiale. L'assessorato alla caccia regionale ha dato più volte, con l'ultimo calendario venatorio, prova eclatante di incompetenza, questa la convinzione diffusa tra i cacciatori. La sensazione è che si stia cercando di penalizzare sempre di più i cacciatori, nel tentativo probabilmente di dissuaderli dal praticare l'attività venatoria, inserendo continue restrizioni, alcune delle quali assolutamente pretestuose e inspiegabili alla luce della più elementare logica. E qualcuno nelle associazioni venatorie ricorda ai colleghi cacciatori, che da una maggioranza di centrosinistra, nella quale hanno un peso determinante i Verdi ambientalisti, non ci si può aspettare nulla di diverso. Ormai la stagione è chiusa, ma mentre le doppiette saranno oliate e riposte nelle fuciliere, le polemiche non sembrano destinate ad esaurirsi. Francesco Bottone
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