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Antonio Ottaviano: ''Si convochi un Consiglio sull'eolico''

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GISSI - Se l'eolico fa tanto discutere sulla costa, con la levata di scudi quasi unanime per scongiurare la paventata realizzazione di un parco eolico off-shore nel tratto di mare tra San Salvo e Termoli, anche nell'entroterra Vastese si dibatte sulle linee guida in materia di energia eolica che la Regione sta tracciando. Il consigliere della Comunità montana Medio Vastese, Antonio Ottaviano (Margherita), ha sollecitato il presidente dell'ente, Remo Carilli, perché prenda una decisione in merito alle linee guida per la realizzazione dei parchi eolici nel comprensorio Vastese. Nei giorni scorsi, a San Salvo, si è tenuto uno degli incontri promossi dalla Regione Abruzzo proprio per esaminare le tematiche inerenti l'eolico, appuntamento praticamente disertato dalla stragrande maggioranza degli amministratori del Medio e Alto Vastese. Entro la fine del mesi di marzo gli amministratori locali dovrebbero far pervenire all'assessorato regionale competente le proprie osservazioni e i suggerimenti finalizzati alla redazione delle linee guida per la realizzazione degli impianti eolici. Visto il colpevole disinteresse generale dei politici di zona, appare più che pertinente la proposta del consigliere Antonio Ottaviano. ''Considerato che molti comuni, in tempi recenti, hanno stipulato accordi con società operanti nel settore dell'energia, - scrive il consigliere rivolgendosi al presidente Remo Carilli - chiedo la convocazione urgente di un consiglio della Comunità Montana Medio Vastese al fine di conoscere e recepire le esigenze di ogni singolo comune e quindi approvare un documento, magari condiviso anche con la Comunità montana Alto Vastese, che contenga le proposte e le osservazioni relative all'eolico''. ''Propongo sin d'ora - continua il consigliere Antonio Ottaviano - di far inserire la proposta secondo la quale, la Regione Abruzzo, per il rilascio dell'autorizzazione per la realizzazione degli impianti alimentati da energia rinnovabile, dia priorità a iniziative presentate dai comuni associati, anche in considerazione che gli impianti in genere vengono realizzati sui crinali, lungo i confini comunali''.
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