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Il candidato sindaco Gabriele Di Paolo all'ex vicesindaco: ''Non accetto giudizi morali da te''.

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CASTELGUIDONE - Ha aperto ufficialmente la campagna elettorale il candidato sindaco Gabriele Di Paolo, collegato alla lista civica di centro Per Castelguidone. ''Ho accettato l'invito che è pervenuto da più parti a candidarmi, - ha esordito Di Paolo - per dare una risposta concreta alle esigenze di cambiamento che appaiono ormai irrinunciabili''. E non ha potuto esimersi dal rispondere alle accuse che gli erano state mosse, nei giorni scorsi, da un candidato appartenente alla lista sfidante, l'ex vicesindaco Romualdo Di Stefano. All'attacco dell'alfiere avversario, ha risposto direttamente il re, sempre per restare alla metafora scacchistica, senza tentare arrocchi o operazioni di difesa, ma rispondendo punto per punto, con pacata decisione, alle obiezioni mosse. ''E' mia premura fugare il dubbio circa alcune illazioni, sollevate in maniera provocatoria. Sono stato tirato in ballo con precise asserzioni, offensive della mia persona, che esigono risposte. Lo faccio con fermezza. Mi sarei aspettato, in verità, che quelle domande venissero dal candidato sindaco e non da un suo consigliere, che tra l'altro parla di fatti che non lo hanno visto protagonista, a differenza del candidato sindaco. Perché Mario Cicchillitti preferisce parlare per bocca di altri? Le risposte le conosce molto bene, perché ha responsabilità in quei fatti. Mai come in questo momento egli ha dimostrato un profilo istituzionale scarssissimo, oserei dire. La politica non è stata concepita come servizio, ma come strumento per generare sospetto. Romualdo Di Stefano si è lasciato andare a giudizi di valore sulla mia persona, asserendo che non sarei libero, ma manovrato da altri. Non ho padroni, non sono abituato a chinare il capo, la mia autonomia di comportamento non è in vendita. Rispondo solo alla mia coscienza''. ''Non accetto giudizi morali da te, - ha tuonato Gabriele Di Paolo - vorrei sapere cosa hai da insegnarmi. Non sei mai stato attento alle esigenze del paese. Le ragioni della tua candidatura le conoscono tutti, sei lì grazie a Roberto Di Stefano che ti ha iniziato alla politica e ti candidi per godere di certi privilegi, in ossequio ad una logica che andrebbe sradicata. Quando ti ergi a paladino di valori mi vedo costretto a ricondurti nell'ambito della realtà. Le prediche devono venire anche da pulpiti autorevoli''. ''Ho dovuto rispondere alle precise accuse che mi sono state mosse, ma in futuro non ho intenzione di raccogliere altre provocazioni. - ha precisato il leader della lista Per Castelgidone, che ha poi parlato dello sfidante, Mario Cicchillitti - Possiamo valutare la vostra incapacità di governo, perché è sotto gli occhi di tutti. Avete realizzato quello che in quaranta anni nessuno aveva mai fatto: crisi politica, commissariamento, disgregazione sociale, paralisi amministrativa. Ci sono tante situazioni assolutamente poco chiare. Non si conoscono le motivazioni delle dimissioni del sindaco (Mario Cicchillitti, ndr), o le motivazioni della revoca degli assessori, e i carteggi inviati dal sindaco alla Procura? Non ha spiegato le motivazioni di scelte così gravi. Negli ultimi venti anni Cicchillitti ha ricoperto importanti incarichi in amministrazione, e ora si propone come il nuovo avanza, la nuova alba per Castelguidone. Più che di alba io parlerei di tragico tramonto per Castelguidone''.
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