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Caccia, limitazione a tre giorni fissi. Le protesta dell'Enalcaccia.

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ALTO VASTESE - Mentre nella confinante regione Molise il cinghiale viene depennato e reinserito nella lista delle specie cacciabili nel giro di qualche giorno e la Coldiretti lancia l'allarme per l'aumento esponenziale della popolazione di ungulati, con il conseguente incremento di danni alle colture agricole, la giunta della regione Abruzzo stila, quasi in segreto, un accordo interregionale per la ''predisposizione di calendari venatori omogenei'' che limita ancor di più il prelievo della specie. A darne notizia la sezione dell'associazione Enalcaccia di Vasto, nella persona del responsabile Roberto Lalli. ''L'accordo assomma ulteriori limitazioni nei confronti del mondo venatorio, oltre a quelli introdotti negli ultimi anni, - si legge nella nota diramata dall'Enalcaccia vastese - come la riduzione delle giornate venatorie complessive per stagione. Giustificando con motivazioni inattendibili e richiamandosi al principio dell'omogeneità gestionale, le regioni del Centro Italia, hanno introdotto limitazioni a giorni fissi di caccia, autorizzando la caccia mercoledì, sabato e domenica nel periodo compreso tra la terza domenica di settembre fino alla fine dello stesso mese. Un avvio, di qui a poco imposto per l'intera stagione''. Oltre a criticare il principio dell'omogeneità della gestione, vista la ovvia disomogeneità dei territori e della ineguale consistenza numerica della fauna presente nelle regioni interessate all'accordo, l'Enalcaccia protesta per quella che ''si configura come una chiara limitazione della libertà della persona, un'ulteriore negazione, studiata e fatta cadere dall'alto, senza concertazione alcuna, a dimostrazione di voler perseguire a tutti i costi una politica anticaccia''. ''Non è così, con la limitazione a giorni fissi, che si tutela la fauna, perché si avrà una concentrazione elevata di cacciatori in soli tre giorni, anziché distribuita in cinque. - chiude la nota dell'Enalcaccia - Esprimiamo un forte dissenso e una netta contrarietà e chiediamo che le regioni interessate rivedano quanto previsto in questo accordo interregionale''.
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