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Bracconaggio, segnalati altri episodi

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CELENZA SUL TRIGNO - Dopo la segnalazione, nei giorni scorsi, della misteriosa esplosione di alcuni colpi, probabilmente di arma da fuoco, in agro di Schiavi di Abruzzo, che hanno fatto pensare ad episodi di bracconaggio e sui quali sono ancora in corso le indagini del Corpo Forestale dello Stato, altre informazioni analoghe giungono da Celenza sul Trigno. In questo caso non sono state udite sospette esplosioni, ma sono state rinvenute trappole e congegni artigianali per la cattura di fauna selvatica, opera, senza alcun dubbio, di bracconieri che agiscono indisturbati nella zona. La segnalazione giunge da un cacciatore di Torrebruna, Luigi Colella, il quale, aggirandosi nella zona boschiva che sorge in prossimità dell'abitato di Celenza sul Trigno, ha rinvenuto e successivamente rimosso numerosi dispositivi atti alla cattura di animali, cinghiali in particolare. ''Ho trovato molti 'cappioli', praticamente dei lacci realizzati con cavetti di acciaio, - spiega il cacciatore Luigi Colella - posizionati in prossimità dei passaggi notturni utilizzati dai cinghiali per spostarsi nel bosco. Ovviamente ho rimosso tutte le trappole che ho trovato, ma sono sicuro che ce ne sono altre disseminate e nascoste tra la vegetazione''. Il luogo del rinvenimento delle trappole artigianali per la cattura di ungulati è la zona boschiva adiacente la ex discarica di Celenza sul Trigno. ''Noi cacciatori combattiamo il bracconaggio, - afferma con decisione Luigi - perché è un fenomeno che impoverisce le risorse venatorie del territorio e getta discredito su tutto il mondo della caccia. La nostra opera di controllo del territorio è evidente, come in questo caso, mentre ci sono altri che si limitano alle chiacchiere, come ad esempio i Verdi e gli ambientalisti''. L'odioso fenomeno del bracconaggio è una realtà già nota nel comprensorio interno del Vastese, che si acuisce in questo periodo in cui la caccia è chiusa, e proprio i cacciatori hanno più volte sollecitato l'intervento delle autorità preposte, mediante un maggiore e più capillare controllo del territorio, soprattutto nelle ore notturne.
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