CASTELGUIDONE - ''Che dicano chiaramente chi sono i 'demiurghi occulti' che avrebbe mosso le fila della nostra politica, che facciano i nomi di chi avrebbe scritto i nostri comizi durante la campagna elettorale''. Sono queste le infuocate parole scagliate dal sindaco di Castelguidone, Mario Cicchillitti, contro chi osa insinuare dubbi in merito alla sua recente vittoria elettorale. E' in questo clima di palese tensione che si riunisce questa sera, a partire dalle ore 20, la prima seduta del nuovo consiglio comunale del piccolo centro montano. Nel corso dei comizi, in campagna elettorale, i candidati che oggi siedono in minoranza, hanno più volte fatto riferimento a ''registi occulti'' che avrebbero agito dietro le quinte della lista Nuova alba per Castelguidone per agevolarne la vittoria. Mario Cicchillitti, sindaco dimissionario nei mesi scorsi, rieletto con il 54 per cento dei consensi, non ci sta a questo gioco alle allusioni, fatto di cose dette a mezza bocca. ''Chiedo chiarezza sulle questioni riportate dai giornali. - tuona il primo cittadino - Che emergano nomi e cognomi delle persone coinvolte in questi fatti, chi sarebbero i registi occulti? Noi in campagna elettorale abbiamo puntato sui fatti, sulla concretezza e abbiamo stravinto queste elezioni anche se c'è in atto un tentativo di sminuire la nostra grande vittoria. Abbiamo la faccia pulita noi, non abbiamo rubato nulla a nessuno, abbiamo meritato la grande vittoria che abbiamo avuto''. E all'opposizione il sindaco Cicchillitti manda a dire: ''Ci vuole rispetto, la campagna elettorale è finita. Che facciano un'opposizione corretta. La realtà è che una lista ha perso, mentre noi, rimettendo in gioco la nostra faccia dopo la crisi, abbiamo stravinto, perché la gente ha premiato la chiarezza. La prima volta ho vinto per 19 voti, questa volta per 28, quindi ho stravinto e della mia straordinaria vittoria si parla ormai anche in altre città''. Il sindaco Cicchillitti è stato confermato alla guida del comune montano dopo che, nei mesi precedenti, la sua prima esperienza era naufragata per il disgregarsi della maggioranza di allora. Al primo cittadino è già stato riconosciuto, anche su queste colonne, il coraggio di essersi rimesso in gioco e di aver riconquistato il municipio dopo pochi mesi dalle dimissioni. Sulla stessa lunghezza d'onda, cioè sulla richiesta di chiarezza rivolta all'indirizzo della minoranza, anche il più stretto collaboratore del sindaco, Romualdo Di Stefano. ''Che si faccia chiarezza, perché la campagna elettorale è ormai terminata. Fuori i nomi, se ci sono. Chi sarebbe il demiurgo occulto che dall'alto della poltrona di qualche altra città ha mosso le fila della politica locale? E chi il misterioso personaggio estensore dei testi dei comizi della nostra lista? Abbiano in coraggio di fare i nomi''.