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Crisi idrica, è ancora allarme

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ALTO VASTESE - In queste calde giornate d'estate anche i centri montani del Vastese sono alle prese con la crisi idrica. Nonostante il territorio interno sia ricco di sorgenti di acqua potabile, a causa dell'anomala stagione invernale, caratterizzata dalla quasi totale assenza di precipitazioni a carattere nevoso, i serbatoi e gli invasi degli acquedotti sono in secca, e siamo solo all'inizio dell'estate. Le amministrazioni locali non possono fare altro che ricorrere al razionamento delle risorse idriche. Rubinetti a secco nelle ore notturne, per dar modo alle sorgenti di ricaricare gli acquedotti e assicurare l'erogazione almeno durante il giorno. Nelle prossime settimane e durante il mese di agosto in particolare, è atteso, nei vari centri dell'Alsto Vastese, un incremento della popolazione, dovuto ai numerosi turisti ed emigranti che rientrano nei paesi di origine. In alcuni casi la popolazione raddoppia o addirittura triplica rispetto all'effettivo numero di residenti nei mesi invernali. Un incremento demografico al quale corrisponderà un altrettanto accentuato aumento dei consumi di acqua potabile e per usi domestici. Se la situazione di siccità che si è registrata negli ultimi mesi dovesse perdurare ancora a lungo, le risorse idriche non sarebbero assolutamente sufficienti a coprire il fabbisogno e bisognerà ricorrere al razionamento in maniera massiccia. Alla luce di questa situazione di pre-allarme siccità, è opportuno ricordare quanto raccomandato, nelle scorse settimane, dal presidente dell'Ente d'ambito Chietino, Enrico Di Giuseppantonio. ''Le temperature riscontrate in quest'ultimo periodo, le previsioni meteo, l'allerta della Protezione Civile, ci impongono di prestare attenzione nel vigilare sul corretto utilizzo della risorsa acqua, al fine di poter garantire la normale erogazione ai cittadini del nostro Ambito, evitando situazioni di emergenza idrica che potrebbero insorgere''. ''Invito ad attivare una fase di comunicazione con i cittadini, le aziende e le istituzioni, - continua la nota del presidente dell'ATO - affinché si adoperino ad utilizzare questa importante risorsa in maniera corretta, evitando così un utilizzo inadeguato e compromettente per usi primari, come ad esempio l'innaffiamento di orti e giardini, la pulitura delle strade, marciapiedi e cortili, del lavaggio dell'autovettura''.
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