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Sosta selvaggi in centro. Disagi per gli anziani

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SCHIAVI DI ABRUZZO - ''La legge è uguale per tutti, ma il rispetto è una libera interpretazione, e il cittadino 'furbo' può fare ciò che vuole sapendo, a priori, che sarà intoccabile''. Sono le pesanti parole di una villeggiante affezionata di Schiavi di Abruzzo, Franca Nocera, la quale protesta, a nome dell'anziana madre, per quella che oggettivamente sembra la palese violazione di un diritto. Il problema, sembra quasi paradossale in un piccolo paese come Schiavi di Abruzzo, sorge per una questione di parcheggi, di autovetture lasciate in sosta davanti alla porta d'ingresso dell'abitazione di un'anziana signora che ha anche difficoltà motorie. Non solo una questione di educazione, ma anche di mancato rispetto del codice della strada. ''Quando si è convinti che in un piccolo paese, dove trascorro due mesi all'anno, - racconta Franca Nocera, che solitamente vive a Napoli - tutto debba funzionare nel migliore dei modi, non ci si accorge che si chiude sempre un occhio, se non tutti e due, vuoi per 'conoscenza', vuoi per favoritismi. Resta l'amaro in bocca''. E va a spiegare l'accaduto, Franca Nocera: ''Dietro insistenze sia verbali che scritte, ho ottenuto dall'amministrazione comunale il 'favore' di un divieto di sosta davanti al passaggio pedonale della mia abitazione, necessario per via dei problemi di deambulazione e di vista di mia madre. In occasione della festa di Ferragosto, il furbo di turno ha pensato bene di spostare il divieto e di parcheggiare l'auto davanti al nostro cancello di ingresso. Ho chiesto al vigile urbano di multare l'autovettura in divieto di sosta, ma invano. Mi sono rivolta allora ai Carabinieri, i quali hanno precisato che se avessero multato l'auto in questione avrebbero dovuto fare altrettanto per tutte le auto parcheggiate in quel tratto di strada (la provinciale che attraversa il centro abitato, lungo viale Principessa Maria, ndr), visto che a monte già esiste un divieto di sosta, che peraltro non viene affatto preso in considerazione. E' festa, chiudiamo un occhio, ma il problema è che viene chiuso anche durante i giorni normali''. Insomma, una macchina parcheggiata davanti un passaggio pedonale, messo lì appositamente per permettere un più agevole transito alla signora con difficoltà motorie, un segnale stradale successivamente spostato, in maniera del tutto arbitraria, per fare spazio all'autovettura, e le proteste inascoltate della signora Nocera. Anche il vicesindaco del paese, Luciano Piluso, investito della questione, ha fatto spallucce, invitando la villeggiante ad avere pazienza. ''Mi chiedo, che senso ha mettere un divieto se non si vigila affinché venga rispettato? - dice, amareggiata, Franca Nocera - Se poi non si può far nulla per punire il furbo? Dimenticavo, è festa''.
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