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Surroga assessore comunità Medio Vastese, ennesima fumata nera

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GISSI - Colpo di scena, lunedì sera a Gissi, in seno al consiglio della comunità montana Medio Vastese, con la maggioranza ''andata sotto'', come si dice in gergo politico, su uno degli argomenti più delicati ed importanti dell'ordine del giorno. Tra i lavori dell'ente comunitario c'era infatti la surroga, ancora una volta, di un componente della giunta, una querelle che si trascina ormai da oltre un anno, per la quale la coalizione di centrosinistra non è evidentemente in grado di trovare una soluzione condivisa. Il nome sul quale sarebbero dovuti convergere i voti della maggioranza, in particolare dei due partiti più grandi, Ds e Margherita, era quello di Marisa Basilico, consigliere proveniente da Gissi. Tutti d'accordo a rispettare l'ordine di scuderia, anche perché lo stesso presidente Remo Carilli aveva più volte minacciato le dimissioni nel caso in cui non si fosse addivenuti, finalmente, alla surroga del seggio vacante. Nulla di fatto invece, i cosiddetti franchi tiratori sono entrati in azione nel corso della votazione e si sono rivelati determinanti. Impietosa la conta dei voti per l'elevazione di Marisa Basilico al rango di assessore: favorevoli ventiquattro, contrari quattro, astenuti tredici, il consiglio non approva. A conti fatti è mancato un solo voto alla maggioranza per arrivare alla agognata surroga, ma ancora una volta fumata nera. Secondo le indiscrezioni circolate nella sede della comunità montana di Gissi, pare che i franchi tiratori provengano proprio dalle fila della Margherita, cioè dal partito al quale, in base agli accordi di coalizione, era stato concesso l'assessorato. Oltre ai franchi tiratori, alcuni consiglieri hanno preferito abbandonare l'aula al momento del voto, facendo mancare il proprio apporto determinante. Il seggio in giunta dunque resta vacante, il presidente Remo Carilli, nonostante le annunciate dimissioni, rimane alla guida di un esecutivo monco, e in sostanza di una maggioranza consiliare che probabilmente non esiste più. Dopo il clamoroso esito del voto, alcuni consiglieri hanno chiesto una verifica della tenuta della stessa maggioranza, mentre il presidente dell'ente, evidentemente disorientato per l'accaduto, ha ribadito la propria volontà di rimettere il mandato nel caso in cui non ci fossero più le condizioni per andare avanti. Tutto da rifare, surroga della giunta rinviata alla prossima seduta del consiglio, e intanto la maggioranza è alle prese con una evidente crisi politica sempre più acuta. http://www.francescobottone.splinder.com/
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