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Novità 2018 per le coppie che decidono di sposarsi in Chiesa

Un percorso prematrimoniale “unico” per le Parrocchie di San Salvo

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Se avete deciso di sposarvi in Chiesa, e avete cominciato a “fare i primi passi” per organizzare al meglio l’evento, avrete sicuramente già sentito parlare del corso Prematrimoniale.

Certo per molti di voi le imminenti “discussioni” sui preparativi della casa, la scelta dei mobili e degli arredi sono i primi banchi di prova della “coppia”. E poi c’è da prenotare la Chiesa, il ristorante, scegliere le partecipazioni, i fiori, la musica e tutti quei particolari che causeranno sicuramente un po di “stress”.

Il dover partecipare anche al corso prematrimoniale non fa che aumentare lo stato di ansia , molta perplessità e scetticismo.  Molti ci chiedono: “ Quando durerà? Di cosa si parlerà e come si svolgerà? Sarà una specie di catechismo? Ci saremo solo noi due o anche altre coppie?  Faremo le prove generali del rito del matrimonio?”

Per il 2018 a San Salvo vi è una vera e propria novità, impensabile solo due anni fa: le parrocchie di San Giuseppe, San Nicola e della marina (Risurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo), hanno “dialogato” e alle 50 coppie che affronteranno il matrimonio nei prossimi mesi, hanno proposto un percorso “unico”.

Gli organizzatori Don Raimondo Artese, Don Beniamino Di Renzo e Don Mario Pagan, insieme a 20 famiglie delle tre parrocchie, raccontano l’entusiasmo di questa “sfida”. Nella coppia è cambiato il modo di “comunicare”, di “relazionarsi”, di “prendere le decisioni”. In un mondo dove tutto viaggia più velocemente i giovani risentono della mentalità odierna del “tutto e subito” e vivono “una sofferenza spirituale”, una sorta di “aridità dell’anima” che li porta a dubitare di tutto e di tutti. Mai come oggi mancano “modelli” di riferimento solidi, capaci di aiutarli nei momenti di “difficoltà” e di “crisi”.

Vi è una “distinzione tra l’essere fidanzati e l’essere sposi”. Il corso è l’occasione, spesso unica, per riflettere sulla loro esperienza in termini non banali. Sembra strano, ma molte coppie stanno insieme tanto tempo, magari anche nell’intimità, a volte convivendo, ma non si “conoscono veramente”.

Domenica scorsa si è svolto il primo incontro di “conoscenza” dei partecipanti e di “presentazione” del corso che durerà fino a Pasqua, con momenti di riflessioni, di gioia, canti e una cena “sobria ed essenziale”.  Per prediligere i gruppi piccoli e facilitare il dialogo, i corsi si svolgeranno in 4 giorni differenti con un weekend conclusivo.

Questi incontri fanno riflettere sull’importanza dell’alleanza d’amore tra l’uomo e la donna, come alleanza per la vita. E questo non si improvvisa, si impara e si affina, tenendo presente quali possono essere i loro bisogni come futuri sposi magari arrivando anche ad una maggiore consapevolezza della presenza di Dio tra loro.

 

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