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Mestieri Invisibili, firmato il protocollo d'intesa

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SAN SALVO - E' stato firmato nella giornata di ieri, presso la sede del palazzo municipale, il protocollo d'intesa tra i sindacati e i rappresentanti del ''Progetto Equal - I Mestieri Invisibili: occupazione ed emersione del lavoro nero'', di cui il comune di San Salvo è soggetto referente. Presenti all'importante incontro il sindaco della città, Gabriele Marchese, i delegati dei sindacati e Antonio Giannini dalla direzione provinciale del lavoro, oltre ai rappresentanti del ''Progetto Equal''. L'accordo appena sottoscritto prevede che i sindacati forniscano un servizio di supporto agli operatori dei cosiddetti ''Punti di accesso ai servizi privati di cura'', ''per facilitare la stipula di contratti di lavoro tra le badanti e le famiglie e favorire in questo modo l'emersione del lavoro nero dei servizi di assistenza familiare'', come precisato dalla sede municipale. Nelle scorse settimane è terminata la fase di formazione delle badanti che hanno frequentato il primo corso organizzato in regione per ''Assistenti familiari qualificati''. Il sindaco Marchese ha definito l'accordo come ''un tassello fondamentale nella lotta al lavoro nero che continua ad essere un impegno costante dell'amministrazione''. Obiettivo principale del patto sottoscritto, come spiegato dal personale del municipio, è di favorire la regolarizzazione dei rapporti di lavoro delle badanti, attraverso gli strumenti della ''sensibilizzazione delle assistenti familiari e dei datori di lavoro (famiglie) sperimentando momenti formativi ed informativi (anche attraverso incontri periodici, workshop) in particolare rispetto al rapporto di lavoro: diritti e doveri, rischi e opportunità; la predisposizione di ulteriori corsi di formazione per assistenti familiari utilizzando l'esperienza dei percorsi attivati a San Salvo e a Gissi e frutto della sperimentazione del Progetto Equal ''I Mestieri Invisibili''; la sperimentazione di corsi di lingua italiana per le badanti immigrate; il supporto alle attività svolte dai Punti di accesso ai servizi privati di cura, mettendo a disposizione degli operatori le proprie competenze e le proprie strutture per tutte le problematiche inerenti i rapporti di lavoro fra badanti e famiglie; la predisposizione di una modulistica standard inerente il contratto di lavoro delle assistenti familiari (cercando di contemplare tutte le varie alternative)''.
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