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Schiavi di Abruzzo in difesa dell'ospedale di Agnone

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AGNONE - Il fronte si allarga. Dopo le esternazioni del sindaco di Castelguidone (Chieti), Mario Cicchillitti che invita i politici molisani a rivedere il nuovo Piano Sanitario del Molise, che prevede una sostanziale riduzione dei posti letto dell'ospedale San Francesco Caracciolo di Agnone, è la volta del sindaco di Schiavi d'Abruzzo, Piero Paolo Sciarra, scendere in campo. Lo fa tramite una articolata delibera di Giunta che recita testualmente: ''Premesso che il nuovo Psr predisposto dalla Giunta del Molise prevede un severo ridimensionamento dell'ospedale agnonese con grave pregiudizio per la fornitura di servizi indispensabili per soppressione di alcuni reparti e ridimensionamento di altri, considerato che l'identica procedura è stata già attuata dalla Regione Abruzzo con il taglio degli stessi reparti dell'ospedale di Atessa ed in particolare nel punto nascita e del nido, per cui Agnone era rimasto finora l'ultimo baluardo a servizio delle aree interne dell'Alto Vastese, ulteriori ridimensionamenti dello stesso nosocomio molisano costituiscono il segnale forte di abbandonare le aree interne da parte del potere politico che, nel tentativo di ripianare il debito sanitario ha privilegiato la penalizzazione ulteriore delle aree deboli (per numero di abitanti) al più equo ma difficile tentativo di riorganizzare e razionalizzare strutture sanitarie a servizio delle aree più popolose e politicamente più rappresentate; che il ridimensionamento andrebbe a penalizzare i residenti dei paesi dell'entroterra che vedrebbero negati i loro diritti e ridotti i servizi rispetto a quelli residenti nei centri di maggiori dimensioni generando il convincimento che l'unica alternativa è quella di abbandonare il territorio poichŠ i numeri ai quali la politica fa sempre riferimento saranno sempre più penalizzanti; che l'area dell'intero Vastese gravita da sempre dal punto di vista sanitario intorno l'ospedale di Agnone, nonostante le forti pressioni esercitate dalla Regione Abruzzo per impedire o ridurre il ricorso a prestazioni fuori la regione di appartenenza. Il costante flusso di pendolari ha contribuito anche a dare impulso alle attività commerciali ed artigianali del posto. La vicinanza dell'ospedale di Agnone, soprattutto durante la lunga e rigida stagione invernale con strade impercorribili per neve e ghiaccio, ha consentito di portare soccorso immediato ai malati e salvare tante vite umane per l'immediatezza del soccorso prestato. La chiusura di reparti specializzati - prosegue il documento inviato anche all'assessore alla Sanità del Molise, Ulisse Di Giacomo - pone in evidenza tutta la sua drammaticità la situazione dei cittadini dell'entroterra costretti a raggiungere le strutture sanitarie della costa con tempi di intervento incompatibili con le urgenze soprattutto durante la stagione invernale per la mancanza di mezzi di comunicazione rapidi ed alternativi alla viabilità''. In considerazione di tutto questo termina il primo cittadino di Schiavi d'Abruzzo chiediamo ai politici regionali di ''scongiurare la chiusura ed il ridimensionamento dei reparti di Ostetricia, ginecologia, pediatria ed il ridimensionamento dei reparti di Chirurgia e medicina generale dell'ospedale Caracciolo che costituisce il primo presidio ospedaliero a servizio delle aree interne già penalizzate per tanti disservizi e carenze''. Un identico documento a breve verrà ''partorito'' anche dalla Comunità Montana ''Alto Vastese'' che comprende otto comuni del chetino per un bacino di utenza di circa 7mila abitanti.
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