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Banda larga... un miraggio

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TORREBRUNA - Si è svolto nei giorni scorsi, presso la sede della Comunità montana Alto Vastese di Torrebruna, un incontro tra i consiglieri dell'ente e il consigliere regionale Antonio Boschetti, in merito a due questioni, la banda larga e il tartufo. L'esponente politico ha rappresentato agli amministratori locali intervenuti l'intento della Regione di procedere, nei prossimi anni, all'allargamento della copertura della rete a banda larga per le connessioni veloci ad internet su tutto il territorio abruzzese. L'amministrazione regionale ha stanziato i fondi necessari alla realizzazione delle tecnologie e degli impianti, avvalendosi di un ente strumentale. Una volta completata la rete, che principalmente prevede la realizzazione delle cosiddette autostrade telematiche attraverso le fibre ottiche, il servizio sarà preso in gestione da alte società, presumibilmente quelle che occupano di telefonia e telecomunicazioni, ed erogato ai cittadini abruzzesi, dalla costa alle più isolate zone dell'entroterra. Indubbiamente per l'Alto Vastese, territorio che per conformazione geografica subisce un isolamento sociale ed economico non indifferente, l'avvento della banda larga, al momento un miraggio, potrebbe davvero rappresentare un'occasione importante. I tempi di realizzazione delle strutture, secondo quanto riferito dal consigliere Boschetti, sono abbastanza dilatati: entro il 2008 inizieranno i lavori, e questa è la parte buona della notizia, ma saranno portati a compimento entro il 2012. Una tempistica che ha suscitato più di qualche malumore in sede di riunione. Alcuni membri dell'ente montano, in particolare il consigliere Lalla di Fraine, hanno fatto notare come sarebbe più oculato potenziare i servizi, o meglio i disservizi, sul territorio. Nell'Alto Vastese infatti, molte zone non sono coperte dal servizio televisivo pubblico regionale, si vede perfettamente Rai Tre Puglia o Molise, ma dell'Abruzzo nemmeno l'ombra. Sono vaste le aree scoperte dal segnale di telefonia mobile, dunque la priorità potrebbe essere rappresentata dal miglioramento e dall'estensione dei servizi che mal funzionano al momento, prima di pensare a faraoniche imprese di cablaggio per la rete a banda larga. Altri consiglieri hanno fatto un riferimento logico a quanto è accaduto con la metanizzazione. Ad oggi ci sono interi quartieri dei centri abitati che non sono stati raggiunti dall'erogazione del gas nelle abitazioni, a distanza di anni dai primi interventi. Altri ancora hanno espresso più di qualche perplessità in merito all'utilità di un servizio, quello della banda larga appunto, che presuppone un'utenza giovane ed esperta di nuove tecnologie, mentre la realtà sociale dell'entroterra Vastese è quella di un progressivo e cronico processo di invecchiamento e spopolamento. Insomma, non ha convinto molto il consigliere Boschetti nella sua recente apparizione sui monti del Vastese. ''Fumo negli occhi'', hanno commentato, in estrema sintesi, molti dei rappresentanti della Comunità montana, ma ovviamente la presidenza avrà ben altro parere sulla questione.
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