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Consiglio provinciale andato deserto, Camillo D'Amico spiega

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DOPO il botta e risposta con il consigliere provinciale Manuele Marcovecchio (FI), in merito alla vicenda del Papa e de La Sapienza, il capogruppo del Partito democratico, Camillo D'Amico, si lancia in un'altra polemica con gli avversari politici. Questa volta nel mirino finisce il consigliere Antonio Tavani (AN), sindaco di Fara San Martino, che ha polemizzato per il mancato svolgimento del consiglio provinciale, per mancanza di numero legale, quella seduta durante la quale si sarebbe dovuto discutere l'ordine del giorno sull'emergenza rifiuti campani. ''E' risibile che il collega Antonio Tavani affermi che la maggioranza di centrosinistra in provincia di Chieti manifesti insensibilità istituzionale perché assente venerdì in consiglio provinciale ove erano in discussione due ordini del giorno sull'emergenza dei rifiuti campani smaltiti alla discarica di Cerratina a Lanciano. - scrive infatti Camillo D'Amico - Il consiglio era convocato per le ore 10 che, come da regolamento, doveva iniziare alle 11 ma, come consuetudine il venerdì quanto il martedì, a Chieti, è giorno di mercato e risulta complesso e difficile trovare parcheggio tant'è che alle 11,05 ben cinque consiglieri di maggioranza hanno raggiunto l'aula consigliare contestualmente all'annuncio del presidente che riconvocava l'assise in seconda convocazione, fissata, inizialmente, per il prossimo martedì 29 gennaio e poi slittata a giovedì 7 febbraio, proprio per consentire a Tavani ed altri di poter partecipare visto e considerati i loro impegni per la prima data''. ''Tra l'altro, considerato le vistose e numerose assenze anche tra i banchi della minoranza, il problema di trovare il parcheggio auto non è solo riferibile alla maggioranza - continua il capogruppo del Pd - e, il consiglio provinciale, si sarebbe potuto tenere tranquillamente se solo ci fosse stata una maggiore flessibilità ed un più accorto senso istituzionale proprio da chi si eleva a moralizzatore del comportamento altrui''. Entrando poi nel merito della vicenda, Camillo D'Amico riprende: ''La maggioranza di centrosinistra è unita, compatta e vicina agli interessi del territorio più di quanto predica e credono Tavani ed i sindaci di centrodestra del territorio dai quali, oltre una costante, quotidiana e strumentale protesta, non sono emerse proposte concrete per porre in essere azioni che vadano sia a solidarizzare con i cittadini campani, per farli uscire dall'emergenza, che non creare nocumento alcuno al territorio Sangrino; probabilmente la loro preoccupazione è quella di rendersi il più possibile visibili, sgomitando terribilmente tra loro, per investire personalmente per il loro futuro politico considerate le tante sfide che sono all'orizzonte. Altro che interesse per i cittadini, la loro salute ed il territorio''. E in chiusura, il consigliere del Pd aggiunge: ''Nel documento che la maggioranza di centrosinistra porterà alla discussione in consiglio provinciale si rivolge un accorato invito al presidente Del Turco di verificare la possibilità di abbassare il quantitativo massimo di rifiuti conferibili, di attivare tutti gli strumenti di controllo affinché la natura dei rifiuti sia solo solida urbana, che gli introiti vadano a politiche attive di raccolta differenziata: tutte condizioni a tutela del territorio e nell'esclusivo interesse dei cittadini. Dove sarebbe la nostra insensibilità istituzionale e la lontananza dagli interessi collettivi? Aspettiamo non risposte, ma controproposte concrete e percorribili''.
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