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Lampade votive, lo scontro politico finisce... al cimitero

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CELENZA SUL TRIGNO - Lo scontro politico finisce... al cimitero. Si è tenuto nei giorni scorsi, nel vivace centro trignino, un Consiglio comunale rivelatosi particolarmente acceso, quello durante il quale è approdato in aula il bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2008. Il punto di attrito tra gruppi politici non è stato tanto il documento di bilancio, quanto una recente innovazione operata dalla giunta Venosini, cioè l'installazione di circa seicento lampadine a risparmio energetico all'interno del cimitero comunale. ''Nel dare una scorsa veloce allo schema di bilancio, - spiega il leader dell'opposizione, Giampiero Aquilano - gli occhi sono stati attratti dal capitolo delle entrate 'Proventi per illuminazione votiva'. Previsione euro 5.700. La curiosità mi ha spinto alla corrispondente voce di uscita: previsione euro 5.400. Differenza attiva trecento euro. Bel colpo, una manovra economica fuori del comune''. Il vero problema, tuttavia, non sembra essere quello del rapporto tra costi e benefici, bensì il risultato di questo investimento, cioè l'illuminazione stessa del cimitero. Continua il consigliere Aquilano: ''Certamente condividiamo l'introduzione delle nuove tecnologie ai fini della riduzione dei consumi di energia elettrica, ma le lampade a risparmio energetico devono assicurare uguale intensità luminosa''. La sostituzione delle luci votive all'interno del cimitero ha creato dunque un vero e proprio 'caso'. Pare addirittura che qualcuno, nottetempo, abbia provveduto alla sostituzione delle nuove lampade a risparmio, reintroducendone alcune delle vecchie. Il motivo di tale contrarietà alle innovazioni apportare va cercata, a quanto sembra, nella minore resa luminosa dei nuovi dispositivi. ''Affermare 'che non è affatto vero che le lampade votive opportunamente sostituite da questa amministrazione determinano una luminosit� insufficiente' - chiude Aquilano - significa prendere in giro la cittadinanza. Riteniamo che non ci sia più il servizio di prima perché la luminosità è notevolmente diminuita''. La minoranza ha portato dunque in Consiglio il ''reclamo per conto dei cittadini che hanno ritenuta offesa la memoria dei loro cari''. La questione resta aperta e potrebbe avere addirittura risvolti imprevisti. http://www.francescobottone.splinder.com/
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