Dal lettore Leonello Scutti riceviamo e pubblichiamo una replica all'articolo, apparso su questa testata, avente come oggetto ''Calendario Venatorio 2008/2009''.
''Vorrei far sentire anche la voce di chi non è d'accordo con Pessolano. Che il Pessolano cerchi visibilità personale e di associazione è cosa lecita, ma che si arroghi il diritto di parlare a nome della maggioranza dei cacciatori, francamente mi sembra troppo, soprattutto per un presidente provinciale di una associazione con un numero di iscritti che non supera la cinquantina di unità . Pessolano, presidente provinciale dell'ArciCaccia, ignora che ci sono cacciatori che esercitano esclusivamente la caccia alla migratoria e che versano la quota di partecipazione all'ATC in ugual misura degli 'stanzialisti' senza fruire dei benefici (benefici,si fa per dire) dei ripopalamenti di lepri, fagiani e starne. Paventare che la selvaggina, immessa a ridosso della data di pre apertura, possa finire nel carniere durante la giornata di caccia, sta a significare la scarsa fiducia che questi Signori nutrono nei confronti dei loro colleghi. Tutto questo non fa onore a quei cacciatori, fortunatamente tanti, onesti e rispettosi delle leggi e delle regole venatorie. Se questo è il giudizio di un presidente di una associazione venatoria, cosa dovrebbero dire di noi gli ambientalisti? Intelligenti pauca. Si rivendica la pari dignità tra tutti i cacciatori qualsiasi forma di caccia essi esercitino''.