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Ferragosto a secco: interruzione improvvisa della distribuzione idrica a Castelguidone

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CASTELGUIDONE - Un'interruzione improvvisa e non preannunciata dell'erogazione idrica ha mandato in tilt, nella giornata del 15, il piccolo centro montano del Vastese. Rubinetti a secco proprio a Ferragosto, e inevitabili i disagi per i numerosi turisti alle prese con il pranzo dei giorni di festa. Nel primo pomeriggio del Ferragosto, intorno alle ore 15, l'acqua ha cessato di arrivare nelle case di Castelguidone. Un'interruzione improvvisa e inaspettata che ha creato tutta una serie di intuibili disagi. Il comune montano già da qualche giorno è interessato al razionamento idrico, per via dell'incremento nei consumi collegato alle numerose presenze di turisti e villeggianti. L'interruzione di Ferragosto però è stata improvvisa. Solo dopo il blocco dell'erogazione l'amministrazione comunale, attraverso un manifestino affisso nei locali pubblici del paese, ha fornito spiegazioni in merito. Pare che l'interruzione del servizio si sia resa necessaria per via di una rottura ai danni della rete idrica. Eventi imprevisti ed imprevedibili, dunque, come si dice in questi casi. Imprevisti fino ad un certo punto però, atteso che già in passato i cittadini di Castelguidone hanno avuto problemi di approvvigionamento per via di un acquedotto che si è rivelato un vero 'colabrodo'. Notoriamente le tubature vecchie ed usurate vanno incontro a rotture. Lo scorso anno, proprio durante il mese di agosto, la situazione arrivò al collasso: due ore di acqua nelle abitazioni a giorni alterni. Intollerabile. Nemmeno in Africa. Solo dopo mesi di disagi e di comprensibili proteste da parte della cittadinanza, rimbalzate anche sulla stampa locale, la ditta che gestisce il servizio idrico integrato, la Sasi di Lanciano, intervenne a sostituire le condotte squarciate, ripristinando così la normale, 'civile' verrebbe da dire, erogazione nelle abitazioni. Da allora, guarda caso, non si sono più avuti segnali di crisi idrica, almeno fino a Ferragosto, quando il vetusto impianto ha ceduto nuovamente. E mentre l'amministrazione comunale gioca a 'scarica barile' con la Sasi, sono i cittadini, come sempre, a pagare il prezzo dei disagi e del disservizio. http://francescobottone.splinder.com/
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