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Termoli, il Sindaco Greco si dimette

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VINCENZO GRECO COMUNICA LE SUE DIMISSIONI DALLA CARICA DI SINDACO DI TERMOLI TERMOLI - Questa mattina, alle ore 11.15, il Sindaco di Termoli Vincenzo Greco ha annunciato le sue dimissioni. Di seguito il testo integrale della lettera di dimissioni consegnata oggi da Vincenzo Greco al Segretario Generale del Comune: ''A seguito di una pacata, solitaria riflessione di alcune ore, sono pervenuto alla determinazione di rassegnare le dimissioni da Sindaco di questa citt・ dopo avere esercitato tale carica poco pi・di due anni, dal giugno 2006, in conseguenza di una elezione diretta che mi ha visto vincere con un notevole consenso personale. ネ una decisione difficile da prendere, ma la considero l'unica possibile, dopo avere constatato la mancata approvazione da parte del Consiglio Comunale, nella sera del 30 settembre, del rendiconto di gestione dell'anno 2007, per il venir meno della maggioranza necessaria. Si trattava di approvare un documento contabile, di puro contenuto tecnico, senza valenza politica, ma un gruppo consiliare della maggioranza, quello del Partito Democratico, ha ritenuto di attribuirvi altri significati e ne ha fatto l'occasione per esprimere il suo sostanziale dissenso alla prosecuzione di questa esperienza amministrativa. Tecnicamente, a rigori, si ・trattato solo di mancata adozione del rendiconto e non della sua bocciatura, essendosi conclusa in parit・la votazione relativa, per cui il Consiglio potrebbe ancora deliberarvi, ma la valutazione delle condizioni in cui versa la maggioranza mi inducono a prendere la decisione che sto annunciando. Quanto, nel 2006, i partiti di una delle due parti politiche hanno individuato in me la persona che doveva capeggiare l'Amministrazione Comunale per portare la nostra citt・fuori dal gorgo in cui era sprofondata a seguito dell'interruzione brusca e traumatica della precedente Amministrazione di centro-destra e del conseguente commissariamento, ho accettato, onorato della scelta caduta sulla mia persona, consapevole delle grandi difficolt・che avrei incontrato sin dal primo giorno ed animato dal grande desiderio di attivarmi per il progresso e il miglioramento complessivo, per quanto un Sindaco possa fare, delle condizioni di vita della citt・che da oltre trent'anni avevo scelto a luogo di lavoro professionale e di vita e, quindi, per il bene comune dei cittadini di questa citt・ Questi tre sentimenti, l'orgoglio, la consapevolezza e lo slancio sentimentale, non mi sono mai venuti meno in questi due anni; anzi, direi che hanno sempre pi・trovato fondamento e linfa man mano che mi calavo nel ruolo di Sindaco, sperimentando l'asprezza della condizione solitaria e di unicit・del Sindaco, in totale contrasto con le mie precedenti condizioni di vita e, senza tema di apparire retorico, ho convogliato le mie migliori energie per il conseguimento del bene comune. Non ・questa la sede per ripercorrere la strada fatta in questi due anni e, quindi, per elencare le cose fatte, i successi conseguiti e gli insuccessi, i processi virtuosi avviati, le iniziative prese e quelle che potevano essere prese. Qui mi preme far rilevare che le migliori energie mie e delle persone che ho chiamato a collaborare con me nell'Amministrazione sono state spese prevalentemente nella bonifica - s'intende, non completata, perch・tante sono le cose fatte, ma tante quelle ancora da fare - di quelle che sin dall'inizio della mia esperienza ho individuato come le tre grandi emergenze della nostra citt・ l'emergenza democratica, nel senso della mancanza di sufficiente democrazia, anche per via della storia amministrativo-politica di Termoli, in cui per troppi anni i processi decisionali sono stati appannaggio di un numero ristretto di persone; l'emergenza territoriale, nel senso della necessit・ creatasi a seguito di processi e pratiche degenerative sulle destinazioni e sulle scelte riguardanti il territorio, di recuperare al Comune e ai suoi organi il potere decisionale; l'emergenza ambientale, nel senso di una attenzione, amministrativamente attuata, ai rischi ambientali esistenti sul nostro territorio e alle condizioni di migliore vivibilit・urbana. Ora, nella soluzione, o almeno nella attenuazione, di queste tre emergenze molti successi sono stati conseguiti e mi conforta, comunque, la consapevolezza che taluni processi importanti sono stati messi in moto, spero, irretrattabilmente, tanto che chi ci sostituir・nell'Amministrazione Comunale non potr・che proseguire nel solco da me e da questa Amministrazione tracciato. Ma, ripeto, non ・questa la sede per elencare le cose fatte. Il tempo ・stato breve, il lavoro svolto enorme e, come spesso accade, tanta parte degli effetti di un grande lavoro non ・percepita dai cittadini, se non quando si traduce in risultati tangibili, cio・solo a distanza di tempo e se si portano a compimento i processi di cambiamento. A rendere difficile e faticoso questo grande lavoro di rinnovamento, fino a mettere spesso a dura prova i nostri slanci di entusiasmo, hanno pesato, e pesano ancora, i fantasmi di un passato di cui la citt・fa fatica a sbarazzarsi e che hanno impregnato di s・molti apparati che ruotano intorno al Comune. Ma ci・era nelle aspettative. Ci・che, invece, ・risultato essere inaspettatamente negativo, fino ad essere talvolta di netto ostacolo all'opera di rinnovamento mia e delle persone che con me si sono prodigate, ・stata l'azione di dissenso interno e/o di discredito esterno verso la mia persona e le altre che di questa Amministrazione sono state il puntello, che taluni componenti della stessa maggioranza hanno regolarmente messo in atto, inizialmente magari attraverso la motivazione di una presunta mancanza di dialogo e di adeguate risposte da parte mia a generiche e fumose istanze di 'maggiore condivisione, partecipazione, concertazione ecc.', poi con aperti atteggiamenti di ostilit・ fino ad arrivare ad assentarsi nelle adunanze del Consiglio o, nella migliore delle ipotesi, ad astenersi dal dare il proprio consenso nelle decisioni fondamentali della vita amministrativa, oppure avanzando, da circa un anno a questa parte, la pretesa dell'azzeramento al buio della Giunta, con nessun altro intento comprensibile che lo svilimento dell'immagine e l'infiacchimento dell'operosit・del Sindaco in primis e poi dell'Amministrazione tutta. Questa azione di destabilizzazione costante e pervicace, spesso ammantata di finte giustificazioni politiche, a mio avviso non hanno mai avuto alcunch・di politico; sono piuttosto la manifestazione di malumori e risentimenti personali. Ci・che pi・mi addolora ・che queste iniziative di costante disturbo, portate a compimento con la regia o la cooperazione anche di personaggi esterni al Comune, trasmettendo l'idea della mancanza di compattezza dell'Amministrazione da me diretta, possono aver ingenerato nell'opinione pubblica anche l'idea della sua debolezza, inefficienza e quindi inutilit・ se non negativit・ Al contrario, questa Amministrazione si ・fino ad oggi caratterizzata per la sua grande fattivit・e per il coraggio che ha mostrato nelle pi・svariate circostanze nell'affrontare tematiche scomode e nell'assumere provvedimenti impopolari, ma ritenuti necessari e utili per il bene comune. In questa vicenda, inoltre, ha anche giocato un ruolo fondamentale il travaglio che in questo biennio hanno sofferto i partiti politici o almeno i pi・importanti tra quelli che mi hanno sostenuto alle elezioni, come il Partito Democratico, che ・nato dalla fusione dei due maggiori partiti della coalizione. Questo travaglio ha riguardato i partiti nell'intera Nazione ed ・consistito in una perdita progressiva della loro forza vitale con la contemporanea emersione in essi degli elementi personali a scapito di quelli generali di partito. Ma, per quel che riguarda Termoli, ・accaduto che i Consiglieri del Gruppo Consiliare del Partito Democratico, marted・scorso, hanno spinto tanto oltre la loro azione di destabilizzazione da arrivare a votare, insieme ai Consiglieri di opposizione, contro l'approvazione del conto consuntivo. Questa azione, molto grave, ・risultata essere anche molto eloquente, perch・ha rivelato in modo inequivocabile che non ci sono pi・le condizioni politiche per proseguire questa esperienza amministrativa con la maggioranza uscita vincente dalle ultime elezioni. Questa esperienza, infatti, iniziata due anni fa, si ・rivelata via via sempre pi・gravosa a causa del venir meno delle condizioni politiche fino a risultare oggi impossibile da continuare. La mancanza della forza politica farebbe mancare, peraltro, anche lo slancio, la determinazione e la chiarezza di idee da me sempre ritenute condizioni necessarie per effettuare quella vasta operazione di cambiamento che ci si era prefisso di fare, con l'unico fine di trovare le migliori soluzioni ai non pochi problemi dei cittadini di Termoli. Pertanto, dopo sufficiente riflessione, mi sono convinto che non posso non rassegnare le dimissioni dalla carica di Sindaco, rinviando agli elettori il giudizio sui fatti accaduti''. Termoli, 3 ottobre 2008
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