Partecipa a SanSalvo.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Emergenza frane nell'Alto Vastese.

Condividi su:
CASTIGLIONE MESSER MARINO - La forte ondata di maltempo che ha investito nei giorni scorsi il comprensorio montano del Vastese, ha riportato prepotentemente di attualità una problematica particolarmente sentita nella zona: l'emergenza frane. Su queste pagine ci siamo già interessati della questione, poiché nel corso dell'ultimo inverno due frane di consistenti dimensioni assestarono un duro colpo all'economia dell'Alto Vastese, notoriamente già non troppo florida. I movimenti franosi provocarono l'interruzione per mesi di un'importante arteria stradale, la provinciale che collega Torrebruna a Castiglione Messer Marino, cioè la continuazione del tratto di strada che dalla fondovalle Trigno sale fino ai centri montani. L'impossibilità di percorrere quell'arteria, rimasta bloccata per diversi mesi, significò non solo grossi disagi per i numerosi pendolari che dai comuni in quota scendono verso le città sulla costa per motivi di lavoro, ma rappresentò anche un impedimento al consiste flusso turistico proveniente dalle zone costiere. I ristoratori e gli altri operatori del settore turistico che operano nei comuni dell'Alto Vastese dichiarano infatti di aver subito pesanti danni economici proprio a causa dell'isolamento dovuto a quelle interruzioni stradali, poiché una fetta consistente della clientela proviene proprio dalle città sulla costa. In seguito alle abbondanti piogge e alle nevicate delle scorse settimane, alcuni siti interessati in passato da movimenti franosi hanno dato evidenti segnali di riattivazione. Una situazione destinata soltanto a peggiorare con l'approssimarsi della stagione invernale che nell'Alto Vastese è particolarmente inclemente e caratterizzata da abbondanti precipitazioni nevose. Lo spauracchio delle frane insomma, e del conseguente isolamento stradale, preoccupa gli operatori turistici ed economici della zona e qualcuno si chiede perché non si faccia opera di prevenzione durante l'estate, invece di aspettare inermi che le calamità si verifichino ed intervenire solo a posteriori, quando ormai il danno è fatto.
Condividi su:

Seguici su Facebook