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Guardia di Finanza a casa dell'autore del romanzo ''Uno strano paese''.

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CASTELGUIDONE - L'uscita del romanzo ''Uno strano paese'' di Franco Meo ha suscitato un vespaio di polemiche nel piccolo centro montano e da settimane non si parla d'altro. Usando l'arma della satira e della finzione letteraria l'autore ripercorre alcune vicende politiche del paese, prendendo di mira i notabili del posto e non solo le personalità politiche del passato più o meno recente. Gli artifici narrativi e i nomi di fantasia usati dall'autore, non riescono tuttavia a celare più di tanto le chiare allusioni e i riferimenti espliciti a fatti e personaggi che hanno fatto la storia di Castelguidone. Come era ampiamente prevedibile, il romanzo ha generato uno strascico di polemiche in paese, probabilmente alimentate dal risentimento di chi si è sentito chiamato in causa dalle pagine del Meo. Polemiche recentemente sfociate in una visita della Guardia di Finanza di Vasto presso il recapito dell'autore. Abbiamo chiesto a Franco Meo, autore del provocatorio scritto, le motivazioni e le finalità della sua pubblicazione. Con la narrazione delle vicende ambientate in un paese immaginario, Caprafica, egli ha cercato di ''rendere universale il grido di dolore dei piccoli centri montani che stentano a sopravvivere, ma che, nella loro miseria, sono portatori di valori e di ideali profondi''. - I riferimenti ai notabili del passato, anche non troppo remoto, sono abbastanza espliciti, non trova? ''Se le vicende che narro sono soltanto frutto della mia fantasia, non capisco davvero il clamore di tanti. I riferimenti a fatti e persone realmente esistenti è puramente casuale. Se invece le cose che ho scritto corrispondono al vero, allora le persone che si sentono direttamente coinvolte probabilmente dovrebbero passarsi più di una mano sulla coscienza''. - Insomma, era sua intenzione colpire qualche personalità politica o no? ''Con il mio romanzo ho cercato solo di richiamare l'attenzione sul tragico destino dei comuni montani. Se viviamo una situazione di continuo spopolamento e progressivo impoverimento, qualcuno avrà avuto delle responsabilità, soprattutto tra chi ha amministrato questi paesi per lunghissimo tempo.'' Proprio in questi giorni l'autore ha inviato una lettera al presidente della Comunità Montana Alto Vastese, Luciano Piluso, con la quale chiede un finanziamento all'ente proprio per continuare in questa sua impresa editoriale. Si legge nella missiva: ''Questa mia opera si inserisce in modo naturale, quasi fosse una voce più articolata e profonda di quello che è stato il Suo impegno nella campagna elettorale per il rinnovo del consiglio regionale ''perché la montagna viva''. Probabilmente l'ennesima provocazione. Chi volesse richiedere copia del romanzo può contattare direttamente l'autore al numero 3397601595 oppure all'indirizzo mail: unostranopaese@libero.it.
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