Partecipa a SanSalvo.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Dalla frana cadono massi sulla carreggiata, sfiorata tragedia.

Condividi su:
TORREBRUNA - La viabilità dei centri montani è in condizioni precarie, questo è cosa nota ed è di appena qualche giorno fa la dichiarazione del presidente Coletti che si è impegnato a chiedere lo stato di calamità naturale per tutto l'Alto e il Medio Vastese. In attesa che queste promesse, formulate già qualche anno fa in campagna elettorale, si traducano in pratica i cittadini dei comuni montani continuano a subire i disagi e a rischiare letteralmente di farsi male. E' successo nei giorni scorsi, sul tratto di strada provinciale che collega i comuni di Torrebruna e Castiglione Messer Marino, nel punto in cui il transito dei veicoli è reso particolarmente disagevole per una frana di ingenti dimensioni. Il movimento franoso che cancellò centinaia di metri della provinciale risale a qualche anno addietro, ma da allora sono stati posti in essere interventi che si sono dimostrati inefficaci. Il problema infatti non è stato affatto risolto e la frana è in costante movimento. A causa delle abbondanti precipitazioni, anche a carattere nevoso, di questa stagione invernale appena trascorsa, i movimenti franosi si sono riattivati in molte zone del territorio. In particolare per quanto riguarda il caso in questione, nei giorni scorsi alcuni grossi macigni si sono staccati dalle scarpate precipitando e invadendo la sede stradale. Il caso ha voluto che proprio in quel momento stesse transitando un'autovettura. La conducente, anche a causa del fondo stradale sdrucciolevole, non è riuscita ad evitare l'impatto ed è finita con il proprio veicolo contro uno di quei grossi massi. Per fortuna l'incidente ha provocato danni, di una certa entità, solo all'autovettura, mentre la conducente è uscita illesa anche se molto spaventata. Non si tratta certo di un caso isolato, ma è l'ennesimo incidente che si verifica a causa delle frane. Le amministrazioni competenti dovrebbero decidersi ad intervenire seriamente, con lavori di canalizzazione delle acque a monte, non con inutili e dispendiosi sbancamenti che non riescono a risolvere il problema alla radice. Inoltre dovrebbero essere studiati con accortezza i tempi più opportuni per gli interventi, perché, ad esempio, chiudere al traffico e per diversi mesi i collegamenti tra la costa e l'Alto Vastese in questo periodo dell'anno, significherebbe prolungare un isolamento territoriale che affosserebbe l'economia di zona che il lungo inverno inevitabilmente ha mandato in letargo.
Condividi su:

Seguici su Facebook