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Torna la sfilata de 'le some' e il pranzo collettivo delle sagnitelle

Iniziano i riti e le tradizioni in onore di San Vitale Martire patrono di San Salvo

a cura della redazione
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Domani mattina sarà rinnovata a San Salvo la tradizionale sfilata de 'Le Some' - una volta cavalli ora prevalentemente trattori - che trasportano in sacchi (appunto le 'some') il grano da ridurre in farina necessario alla preparazione dei 'Taralli' di San Vitale. Al termine della sfilata, dopo la benedizione, verrà allestito il pranzo gratuito de 'Le Sagne' cui partecipano non solo i conduttori de 'Le Some' ma molti cittadini.

Si tratta di una tradizione piuttosto lunga, che data almeno dal 1745, l'anno in cui le reliquie di San Vitale, donate dal cardinale Pier Luigi Carafa, raggiunsero  da Roma  la chiesa di San Giuseppe in San Salvo. Nell'occasione il cardinale, che era commendatario dell'Abbazia dei SS. Vito e Salvo del Trigno, offrì un pranzo a tutta la popolazione (circa 450 persone). Le reliquie di San Vitale, custodite in un'urna, sarebbero rimaste da allora nella chiesa arcipretale e il Santo sarebbe divenuto il patrono di San Salvo.

Quale sia il significato delle 'Some', delle 'Sagne' e dei 'Taralli' gli storici locali se lo sono chiesto a lungo, senza però trovare una risposta ed un accordo definitivi. Come scrivono don Cirillo Piovesan ed Evaristo Sparvieri, 'Le Sagne' si originarono come pasto offerto ai conduttori dei cavalli quando questi portavano il grano al Mulino comunale Pantanella (nei pressi dell'attuale sottopassaggio ferroviario per la Marina); mentre i 'Taralli' stanno a ricordare il pranzo offerto al popolo. Altri ritengono invece che siano proprio 'Le Sagne' l'eredità di quel pranzo e che i 'Taralli' costituiscano una sorta di 'pane', la 'messe' per chi ha ben lavorato, elemento contemporaneamente simbolico nella cultura del cristianesimo in quanto allusivo alla ricompensa divina per chi ha ben operato nella vita. Fatto curioso, tuttavia, è che riti simili se non identici, si ritrovano nella vicina cittadina di Scerni, dove il patrono, che però è San Panfilo, viene egualmente festeggiato il 28 aprile. Pura e casuale coincidenza? Riteniamo di no, per cui tali riti ci inducono a pensare che potrebbero aver avuto origine in tempi molto più antichi, durante la civiltà pagana, per poi essere acquisiti e trasmessi a lungo attraverso la pratica religiosa della chiesa cattolica. 

La sfilata delle some attraverserà tutta la città partendo via Alcide De Gasperi mentre la distribuzione delle sagne si svolgerà in piazza Vitale Artese.

 

Per approfondimenti storici vedi...    https://www.sansalvo.net/focus/storia/5389/lo-sai-perche-le-sagne-al-mulino

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