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Sabato 5 aprile il pranzo con le 'sagnitélle' e la sfilata delle 'some'

Una tradizione legata a San Vitale patrono di San Salvo

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Le tradizioni legate a San Vitale, patrono di San Salvo, esistono da 269 anni. Sabato prossimo si aprono a San Salvo i festeggiamenti in onore del Santo. Al termine della messa mattutina dello stesso giorno, il parroco don Raimondo Artese, benedirà le 'some' nel piazzale della chiesa di San Giuseppe e la farina nella palestra della scuola elementare di  via De Vito. Dal 1745, infatti, il popolo sansalvese ha voluto ricordare il prezioso dono delle reliquie del santo martire San Vitale offerto dal cardinale Pier Luigi Carafa. Lo stesso cardinale, oltre alle reliquie, offrì un ricco pranzo ai poveri del nostro borgo.

Una quarantina di donne volontarie saranno pronte a impastare a mano circa 5 quintali di farina. Quando l’impasto raggiungerà la giusta amalgama, sarà spianato con  il matterello in uno strato sottile, formando (le péttile) che verranno tagliate a forma di pappardelle (sagnitélle).
A tarda mattina, la sfilata delle 'sòme”: cavalli e trattori agricoli addobbati a festa trasporteranno al mulino, il grano offerto dalla popolazione per la preparazione dei taralli di San Vitale. Alle 12,30 circa, al primo sparo pirotecnico, le sagnitelle verranno calate in appositi calderoni di rame per la cottura. Un successivo 'botto' avvertirà la popolazione che le 'sagnitelle' sono cotte, per essere servite con ragù di carne e formaggio pecorino.

Coloratissima la distribuzione. Le sagne verranno mangiate all’aperto. Molta gente munita di pentole preferirà riportare a casa l’appetitoso piatto. Gli emigranti e i turisti non faranno mancare la loro presenza.

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