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Il 27 e 28 aprile si celebra San Vitale: ecco gli appuntamenti

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Gli appuntamenti delle giornate del 27 e del 28 aprile sono i seguenti:

27 aprile: in via Roma, ore 18 benedizione dei taralli; in piazza san Vitale, ore 21 spettacolo musicale Ti lascio una canzone e spettacolo Ridiamoci su con la compagnia di teatro dialettale 'Lu vrascire'.

28 aprile: ore 8.30 santa messa e sfilata trattori (da Via Montenero); ore 10.30 rievocazione arrivo reliquie di san Vitale; ore 11 santa messa; ore 18 processione e santa messa; ore 21 spettacolo musicale di Dodi Battaglia.

Le tradizioni più sentite in onore del santo patrono di San Salvo sono la sfilata dei trattori con “le some” e i grossi taralli che vengono portati in processione.

'Le some' è il termine per indincare il 'peso' dei sacchi di grano sulla groppa di cavalli, asini e muli (animali da soma) che sfilavano in occasione della festa di San Vitale.
Tra gli anni '70 e '80 i trattori hanno preso il posto dei quadrupedi in questa tradizionale sfilata. Nel 1989 sono tornati a sfilare anche i cavalli.

L’addobbo del trattore era ed è una festa nella festa. Li si adornano come delle spose con fiori, le caratteristiche conche abruzzesi, tovagliati in merletto e/ con preziosi ricami, fiocchi in raso o in nastro e con quanto altro suggerisce il cuore e la fantasia. Se il trattore è vecchio si hanno motivi in più per addobbarlo al meglio per mascherare elementi arrugginiti dal tempo e dal troppo lavoro e/o ammaccature varie. Aumentano in sostanza gli addobbi sia in numero che in dimensioni. Così succede che questi siano tra i più caratteristici.

I sei taralli grandi sono portati in processione dai membri del comitato feste, il 27 aprile nella processione che si fa da via Roma (posto dove si distribuiscono i taralli nelle due giornate di festa) fino alla chiesa. Vengono depositati nella nicchia dove c'è il Cristo morto e verranno tagliati e distribuiti la domenica dopo San Vitale.
Su questi taralli sono raffigurati due uccelli che sembrano baciarsi e due grandi foglie. Una volta questi taralli venivano realizzati da privati. Da venti anni è il panificio D’Achille che provvede (sempre a titolo gratuito) all’impasto, alla realizzazione manuale e alla cottura degli stessi.

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