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Domani la benedizione dei bambinelli

“Ci si riscalda al presepio, come ad un focolare di amore buono e puro”

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Domenica 17 dicembre, don Beniamino invita tutti i bimbi e i ragazzi, i loro genitori, le famiglie, gli anziani, la comunità tutta a portare in Chiesa il Bambinello del proprio presepe per la benedizione di quella immagine di Gesù’ che la notte di Natale deporranno nella culla di paglia preparata con tanta cura nelle case di ognuno.

Era il 1969 quando per la prima volta un Papa, durante l’Angelus della terza domenica di Avvento (la cosiddetta Domenica “Gaudete”, dedicata alla gioia del Natale che si avvicina, a metà strada nel cammino d’Avvento) benedisse i bambinelli dei presepi portati in piazza San Pietro da centinaia di bambini.

Il Papa Paolo VI che quel giorno disse ai fedeli presenti: “Il presepio ci dice come Gesù ha voluto entrare nel mondo: povero, piccolo, respinto dai cultori dei così detti valori della terra; è venuto in modo che i Poveri, i Piccoli, i reietti lo potessero avvicinare per primi; è venuto per farsi uno dei nostri, togliendo ogni distanza, ogni ostacolo, ogni timore; e dandoci subito un soffio celeste di incomparabile bellezza e di sovrana letizia…. In questi umili segni, così familiari e così sublimi, vi è già un preludio della vita nuova, un preludio così elementare, che anche i bambini lo capiscono: ciò che vale è la bontà, è la semplicità, è l’apprezzamento di ogni cosa come dono che viene da Dio, e che a Dio possiamo offrire; è il sentirci liberi dai pesi della vita complicata e mondana, il sentirci innocenti, il sentirci tutti amici e fratelli. Ci si riscalda al presepio, come ad un focolare di amore buono e puro, e ci si sente un po’ illuminati su tutti i problemi di questa nostra misteriosa avventura, che è la nostra vita nel tempo, sulla terra.”

L’Angelus di Paolo VI terminava con una preghiera presso la culla di Gesù che possiamo fare nostra anche oggi: “Padre Santo, (…). Degnati di benedire questi presepi, / che faranno la gioia delle famiglie cristiane. / Queste immagini del mistero dell’Incarnazione, / sostengano la fede dei genitori e degli adulti, / ravvivino la speranza dei fanciulli, / aumentino in tutti la carità”.

La Benedizione dei Bambinelli vuole essere ancora oggi segno di letizia e speranza, attesa e fiducia, amore e fraternità, perché nella notte Santa tutte le distanze si annullano, tra il cielo e la terra, tra il tempo e l’Eterno, tra Dio e l’uomo, tra uomo e uomo.

 

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