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San Salvo ed il culto per il Santo Patrono

La storia della sfilata dei trattori e delle some di San Vitale

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Anticamente il grano nuovo era lavato ed asciugato al sole, caricato dentro grandi sacchi su cavalli decorati da nastri colorati e portato per la macinazione al Mulino Pantanella, la “sfilata delle some”, dopo aver ricevuto la benedizione del Parroco.

Una volta macinato le donne del paese preparavano sagne e taralli per la festa che sarebbe seguita in onore di San Vitale. Da questa manifestazione è nata la tradizione delle “sagne al mulino” e consiste in una festa di piazza con sagne e taralli, come rituale di convivialità e devozione al Santo patrono che fa seguito alla celebrazione religiosa con la rievocazione dell’arrivo delle reliquie del Santo alla chiesa di San Giuseppe. La “sfilata dei carri”, trattori addobbati con i fiori e le some conducono famiglie intere lungo le vie del paese. Le sagnitelle sono preparate qualche giorno prima, e durante la mattina della festa vengono accesi grandi fuochi per la bollitura delle enormi caldaie piene di acqua, dove saranno cucinate e distribuite gratuitamente a tutti

Una antica tradizione che è stata tramandata di generazione in generazione fino ai nostri giorni. 

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