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Oggi è il giorno della Divina Misericordia

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Papa Francesco ha indetto durante i Primi Vespri della Domenica della Divina Misericordia (Sabato 11 aprile 2015), il Giubileo della Misericordia: “In un momento di grandi cambiamenti sociali la Chiesa è chiamata ad offrire più fortemente i segni della vicinanza e della presenza di Dio“.

La Festa della Divina Misericordia ha avuto origine da un apparizione di Gesù a Suor Faustina.

Per la prima volta Gesù le ha parlato dell’istituzione di questa festa a Plock nel 1931, quando le trasmise la sua volontà riguardo all’immagine:
« Io desidero che vi sia una festa della Misericordia: voglio che l’immagine, che dipingerai con il pennello, venga solennemente benedetta nella prima domenica dopo Pasqua; questa domenica deve essere la festa della Misericordia » (Diario di Suor Faustina p. 75).

La scelta della prima domenica dopo Pasqua come festa della misericordia ha un suo profondo significato teologico: indica un forte legame tra il mistero pasquale della Redenzione e il mistero della Divina Misericordia.

« Desidero – ha detto Gesù – che la festa della Misericordia sia di riparo e rifugio per tutte le anime e specialmente per i poveri peccatori » (Diario, p. 440).

« Le anime periscono, nonostante la Mia dolorosa Passione. Concedo loro l’ultima tavola di salvezza, cioè la festa della Mia Misericordia. Se non adoreranno la Mia Misericordia, periranno per sempre » (Diario, p. 561).

L’importanza di questa festa si misura con le straordinarie promesse che Gesù ha legato ad essa.

« In quel giorno, chi si accosterà alla sorgente della vita – ha detto Cristo – questi conseguirà la remissione totale delle colpe e delle pene » (Diario, p. 235).

« In quel giorno sono aperte le viscere della Mia Misericordia, riverserò tutto un mare di grazie sulle anime che si avvicinano alla sorgente della Mia Misericordia. (…) Nessun’anima abbia paura di accostarsi a me, anche se i suoi peccati fossero come lo scarlatto » (Diario, p. 441).

Per ottenere questi grandi doni bisogna adempiere alle condizioni del Culto alla Divina Misericordia (fiducia nella bontà di Dio e carità attiva verso il prossimo), essere in stato di grazia (dopo la confessione) e ricevere degnamente la santa Comunione.

« Nessun’anima troverà giustificazione finché non si rivolgerà con fiducia alla Mia Misericordia e perciò la prima domenica dopo Pasqua deve essere la festa della Misericordia ed i sacerdoti in quel giorno debbono parlare alle anime della Mia grande ed insondabile Misericordia » (Diario, p.378).

 

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