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Servizi, ma non per tutti!

Una giovane disabile e la sua badante lasciate a piedi dal trasporto pubblico urbano

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Ieri 21 luglio, un avvenimento negativo è accaduto ad una giovane disabile e alla sua badante mentre aspettavano un passaggio dall’autobus Di Fonzo in via Montegrappa a San Salvo. Pare che le due donne sarebbero dovute andare al mare utilizzando questo servizio pubblico, ma l’autobus non si è fermato, provocando la contestazione della donna che ha rivolto al gestore del servizio una lettera:

Gentile Dott. Di Fonzo,

purtroppo le scrivo per un episodio increscioso accorso a mia figlia, giovane donna disabile grave.

Riguarda mia figlia e la di Lei badante, la sig.ra Natu, che ieri ,il 21/07/2016 si sono recate alla fermata dell'autobus per trascorrere un paio d'ore al mare nel pomeriggio tra le 15,30 e le 16.30, giunte lì e in attesa, un primo autobus si è rifiutato di prenderle dicendo di attendere una mezzoretta che sarebbe passato l'altro e l'altro non le ha per nulla prese lasciandole a terra e costringendo la Sig.ra Natu a chiamarmi sconvolta per l'accaduto e ad accompagnarle al mare. La Sig.ra ha anche fatto una precisa descrizione dell'autista e del gesto che ha atto per non prenderle sull'autobus. Cosi scritto Le potrebbe sembrare una stupidaggine...ma Le assicuro che è davvero drammatico, invece.

Primo perché dopo che sono state un'ora ad attendere l'autobus, sotto il sole cocente, una donna come mia figlia che ha la sindrome autistica a basso funzionamento, è stata durissima per la badante tenerla "calma".  Secondo, in un percorso di inserimento sociale dove è importante per le autonomie che mia figlia salga anche su un autobus, le viene palesemente IMPEDITO. Terzo, stamani ho reso noto telefonicamente all'impiegato della Vostra Ditta, che non mi ha detto il nome,  mentre io mi sono qualificata e presentata, dell'accaduto che ha, con forte arroganza voluto far cadere sulla scrivente, e quindi su mia figlia e la sig.ra Natu, la colpa in quanto avendo Lui contattato l'autista che gli aveva negato l'episodio, si è sentito in dovere di trattare male anche la sottoscritta. Ebbene Le chiedo, le sembra giusto questo comportamento? I suoi dipendenti decidono se fermarsi o meno per la raccolta dei passeggeri, sono loro che decidono chi far salire o meno sull'autobus? E le sembra giusto che i suoi dipendenti al telefono, al numero due, perché il numero uno non ha riposto, siano cosi arroganti da permettersi di confutare quanto avvenuto ed educatamente riferito? Egregio dott. Di fonzo ma secondo lei stamani mi sono svegliata storta per denunciare un disservizio del genere?? Non credo proprio, anzi credo che denunciare un disservizio possa far migliore certi comportamenti e i servizi che offrite agli utenti paganti e non paganti. Sono arrabbiata e delusa per l'accaduto soprattutto quando vedo che si "sbandierano" parole verso la disabilità che poi all'atto pratico si identificano solo come una grande presa per i fondelli! 

 

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