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“TOGLIETEMI TUTTO MA NON IL MIO” FACEBOOK

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Facebook è un sito internet gratuito per gli iscritti che trae guadagno dalla pubblicità. Gli utenti creano profili che spesso contengono foto e liste di interessi personali, scambiano messaggi privati o pubblici e fanno parte di gruppi di amici. La visione dei dati dettagliati del profilo è ristretta ad utenti della stessa rete o di amici confermati. “TOGLIETEMI TUTTO MA NON IL MIO” FACEBOOK Devo arrendermi all’idea di poter preparare il programma o andare in onda con il p.c. acceso su facebook o altro social network…almeno io non riesco a concentrarmi sul lavoro, ma se ora state chattando (vi state scrivendo con amici o colleghi) fate attenzione che nessuno vi stia spiando, sta diventando pericoloso lavorare e contemporaneamente intrattenersi in simpatiche chiacchiere telematiche…piovono licenziamenti e divieti. L’ultimo provvedimento, ma solo in termini cronologici, è del governo svizzero: blocco totale del social network perché secondo le alte cariche governative facebook e simili distrarrebbero troppo, farebbero perdere tempo e quindi denaro…sono proprio svizzeri! Vista l’antifona, in Australia si corre ai ripari con una strategia salva facebook mentre si lavora: hanno fatto girare per le maggiori aziende il risultato di uno studio in cui più della metà dei potenziali lavoratori ha dichiarato di rifiutare qualsiasi offerta di lavoro che non consenta loro di avere accesso ai siti dei social network, in pratica senza facebook nessuno accetta di lavorare! Visti i tempi, mi sembra una presa di posizione un po’ pericolosa. La scure cade anche sulla libertà degli arbitri di pallacanestro, in Italia anche per loro il divieto di lasciare libere dichiarazioni su internet, ovviamente per tutelare il gioco pulito ed eventuali scommesse sportive che ne potrebbero essere influenzate. Mi sembra chiaro a questo punto che meno si scrive e meglio è, soprattutto per salvaguardare la nostra sicurezza e quella della nostra casa…ma anche le nostre tasche! In alcuni stati d’America, come il Nebraska, California e Minnesota, gli agenti del fisco hanno rintracciato giri loschi di denaro ed evasori fiscali semplicemente prendendo informazioni dalle frasi che ingenuamente i “furbetti” avevano lasciato su facebook. Chi conosce bene il sistema dice che una grande fetta di mercato promozionale investe in base ai risultati ottenuti da social network come twitter myspace o facebook, perché ogni volta che esprimiamo un giudizio o una preferenza per qualcuno o qualcosa, per i ricercatori è il risultato di una accurata indagine per loro a costo zero per poi essere rivenduta a caro prezzo. Le nostre sono risposte innocenti ad un mercato affamato di informazioni. Beppe De Marco
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