I belli sono davvero avvantaggiati a lavoro?
Dopo aver conosciuto il “caso Prada” comincio a crederlo davvero.
Forse in questi giorni vi sarà capitato di vedere o leggere che il celebre marchio è accusato di discriminazione sul lavoro. Tutto è iniziato lo scorso maggio, quando l’allora direttore generale del gruppo ha ricevuto dall’amministratore delegato Prada in Giappone l’ordine perentorio di licenziare quindici membri dello staff perché brutti, vecchi, grassi e troppo lontani dallo stile della griffe.
A prescindere dalle matasse burocratiche, da cui ne usciremmo difficilmente, punto sull’attualità di altri dati forniti dall’Università di Yale per capire meglio come il lavoro, o alcuni lavori, siano forse poco belli da fare ma molto belli invece de vedere.
Hanno esaminato quattromila tra uomini e donne e ne è emerso che i belli arrivano a guadagnare anche il 10% in più dei colleghi meno affascinanti. In fine chi è meno carino deve essere intelligente più del 40% rispetto ad un uomo o donna bella per poter guadagnare la stessa cifra.
A questo punto non so se consigliare un intervento di chirurgia plastica o laurea e master.
Beppe De Marco