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Il calzolaio più giovane d’ Abruzzo

Emiliano Scanzano di San Salvo

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Il progresso tecnologico ha causato l’estinzione delle botteghe artigianali (calzolaio, falegname, fabbro, arrotino, spazzacamino). Nel passato, le botteghe erano il punto di riferimento per la maggior parte degli anziani che vi trascorrevano buona parte della giornata, per parlare e sparlare di persone e fatti che accadevano nel paese e anche di quelli nazionali. I figli ereditavano il mestiere dal padre. Oggi, non è più così. I giovani non sono attratti dai lavori artigianali, cercano lavori più redditizi. San Salvo, nonostante i suoi venti mila abitanti, annovera due calzolai abbastanza anziani, che col tempo chiuderanno la loro attività senza “ricambio” giovanile. Il primo di ottobre è accaduto un fatto straordinario. Un giovane venticinquenne, Emiliano Scanzano, ha abbandonato San Severo, il suo paese nativo, ed ha trasferito la sua attività di calzolaio in corso Garibaldi, a San Salvo. Molti hanno tirato un sospiro di sollievo. La novità non poteva che rallegrare gli abitanti del luogo. Emiliano ha una corporatura forte e porta gli occhialini. E’ gentile con tutti. Più che un calzolaio sembra uno studente delle classi superiori. E’ contento di lavorare a San Salvo. Viene da una famiglia di calzolai. Calzolaio è stato il bisnonno, calzolai sono il papà, un fratello e una sorella. “Inizialmente questo mestiere non mi piaceva - ha affermato Emiliano - poi mi sono appassionato. Ho iniziato a lavorare a sette anni. Mio padre e mio fratello maggiore mi hanno insegnato il mestiere. Ai giovani, oggi, non piace fare questo lavoro che andrà a scomparire. Mi piace fare il calzolaio. Sono giovane, perciò, ho ancora una vita da percorrere”. In un momento così particolare, dove c’è una grave crisi occupazionale e una difficoltà di trovare lavoro, un ritorno ai mestieri di una volta potrebbe diventare una buona opportunità. Speriamo che Emiliano sia da esempio per molti giovani. Michele Molino
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