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Vincono i contadini di contrada Padula

Nicola Travaglini: "Non vogliamo vessare nessuno!"

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Sembra che si sia conclusa positivamente la vicenda che vede coinvolti 130 contadini di contrada Padula, ai quali sono state recapitate ai primi di gennaio cartelle esattoriali per un ammontare di oltre mille euro, relative al pagamento dell'Imu sui terreni di contrada Padula (leggi).

Terreni usati da decenni a fini agricoli, nel 2003 con il nuovo Piano Regolatore del comune di Montenero, vennero trasformati in terreni ad uso agricolo e commerciale. Ciò ha comportato un aumento del loro valore catastale e dunque un aumento di molte tasse ed imposte per i loro proprietari, in molti casi all'oscuro di questo cambio di destinazione d'uso, (seppure il Piano Regolatore sia stato reso pubblico secondo gli iter legislativi).

Inconsapevoli fino a quest'anno, quando è giunta una cartella esattoriale da parte del comune di Montenero, per gli accertamenti relativi al 2011 per un importo medio a famiglia di oltre mille euro per un totale complessivo di 140 mila euro. 

Grazie alla CIA guidata da Giuseppe Torricella e all'Euro-ortofrutticola del Trigno che ha fornito tutto l'appoggio necessario alle federazioni di categoria, i contadini hanno intrapreso un'azione congiunta, per chiedere una soluzione al problema, che ha trovato ascolto nella persona del sindaco di Montenero Nicola Travaglini, che ha compreso i problemi dei contadini coinvolti.

Ieri sera presso la sede dell'Euro-ortofrutticola del Trigno, in un incontro pubblico al quale era presente anche il sindaco di San Salvo Tiziana Magnacca, che ha sostenuto in prima persona le richieste avanzate dalle federazione di categoria, il sindaco Travaglini ha chiarito la posizione dell'amministrazione comunale di Montenero "Vogliamo cambiare il Piano, ma i tempi sono lunghi, tenteremo di stilare una Variante anche se solo su quella zona. Intanto cercheremo di diminuire il valore dei terreni, in modo che la tassazione diminuisca di conseguenza. Mi rendo conto che probabilmente ciò che ricavate da quei terreni, non basti neanche a pagare l'Imu. Non vogliamo vessare nessuno!".

Una strada è stata dunque trovata per giungere ad una soluzione, grazie all'impegno e alla collaborazione di tutti gli attori coinvolti. 

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