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Perché scegliere la pallavolo come attività sportiva?

AS Pallavolo San Salvo: ricominciano gli allenamenti gratuiti di pallavolo

Redazione
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Settembre è tempo di iscrizioni. Molto vasto il ventaglio di scelte nella nostra zona, tante attività una diversa dall’altra.

E allora perché scegliere proprio la pallavolo? 

(Questo articolo è stato sponsorizzato da As Pallavolo San Salvo, clicca qui per conoscere i nuovi allenamenti)

Lo dice anche Ivan Zaytsev, lo zar della nazionale, scegliere la pallavolo vuol dire scegliere un gioco di squadra “devi adattarti, metterti in discussione. Devi crescere presto, non sei tu da solo con una racchetta o in una vasca, non puoi permetterti il lusso di dire “vinco io, è merito mio”. La pallavolo è “insieme”, una responsabilità condivisa dove però ognuno dà il suo contributo, nessuno è più o meno importante dei suoi compagni. È una lezione di vita la pallavolo.”

E sì la pallavolo è un gioco di squadra e come tale insegna la collaborazione, l’impegno comune e il rispetto per se stessi e per gli altri, che sia compagni o avversari.

Come dice lo Zar della nazionale, con la pallavolo impari a gestire il senso di agonismo che potrebbe prendere il sopravvento sui nostri ragazzi “Non esiste il contatto fisico, la rete che divide le due squadre tiene a bada l’agonismo e l’adrenalina per i bambini è fondamentale capire che non c’è niente di sbagliato nel voler vincere, ma non a tutti i costi, barando o con atteggiamenti antisportivi. Devi dimostrare di essere superiore per vincere in campo e allenandoti altrimenti ti fai la doccia prima del previsto!”

Uno sport 4 stagione, l’inverno pallavolo e l’estate beach volley, una valida alternativa al calcio, un ambiente sano, così come dice Mauro Berruto, Ex commissario tecnico della nazionale: “Vi hanno ingannato per anni con la storia della rete, della mancanza di contatto fisico, del fair play. Ci siamo cascati tutti, io per primo, il rischio è molto più profondo subdolo. Prima di tutto questa cosa del passaggio… In un mondo dove il campione e la campionessa sono coloro che risolvono le partite da soli, la pallavolo cosa si inventa? Che se una giocatrice ferma la palla o cerca di controllarla, toccandola due volte consecutivamente, l’arbitro fischia il fallo e gli avversari fanno il punto. Diabolico ed antistorico: il passaggio come gesto obbligatorio per regolamento in un mondo che insegna a tenersi strette le proprie cose, i propri privilegi, i propri sogni, i propri obiettivi.”

E aggiunge Non c’è nessuna che possa schiacciare se non c’è un’altra che alza, nessuna che possa alzare se non c’è un altro che ha ricevuto la battuta avversaria. Una fastidiosa interdipendenza che tanto è fondamentale per lo sviluppo del gioco che rappresenta una perfetta antitesi del concetto con cui noi siamo cresciuti e che si fondava sulla legge: ‘La palla è mia e qui non gioca più nessuno’.”

Un gioco di squadra, un gioco che insegna alla collaborazione al lavorare insieme, una lezione di vita.

 

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