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"Un cuore sottobraccio": fa centro il progetto de 'La Conchiglia Onlus'

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"Un cuore sottobraccio”, il progetto che parte da lontano e un obiettivo raggiunto da “La Conchiglia Onlus

“Siamo fiere ed orgogliose per aver raggiunto l’obiettivo che ci eravamo prefisse con il progetto 'Un cuore sottobraccio'", affermano Mariella Alessandrini e Roberta Mininni, rispettivamente presidente e dottoressa arteterapeuta dell’associazione “La Conchiglia Onlus”.

“E’ un progetto che dall’ottobre del 2020 finora è stato in piena attività nei reparti di Oncologia dell’Ospedale di Vasto e Lanciano, diretti dal Dott. Nicola
D’Ostilio
, proponendo l’iniziativa in altri presidi ospedalieri della Regione Abruzzo che ne facciano richiesta. E siamo certe che sarà stata fonte d’ispirazione per altre realtà del territorio", ci spiega Mariella”. Entra poi nel dettaglio Roberta: “Durante la pandemia abbiamovoluto valorizzare il tempo e abbiamo creato una rete creativa di socie che, lavorando da casa, hanno realizzato molti articoli utili per chi vive l’esperienza oncologica. Eccoli! Ve li presento uno ad uno:

•       cuscini cuciti a macchina. Sono utili per il riposo delle pazienti operate al seno e non solo. La forma del cuscino ha una precisa funzione: Dare sollievo alle pazienti che hanno subito lo svuotamento del cavo ascellare, pratica spesso necessaria per la rimozione completa del tumore. Spesso il braccio dopo questo intervento ha limitazioni funzionali al movimento causate da aderenze cicatriziali. L’uso del cuscino sottobraccio sarà di sollievo in questo momento così delicato. I cuscini saranno in fibra naturale, con imbottitura anallergica, colorati e realizzati a mano, dalle socie dell’associazione. Questi cuori possono essere considerati uno strumento di riabilitazione fisica, ma anche psicologica grazie alla vicinanza che con essi viene trasmessa;

•       cappelli, sciarpe, guanti e borse porta/ documenti: cappelli di lana e filo, sciarpe, tutti lavorati ad uncinetto ed ai ferri, sia per uomo che per donna, borse di stoffa porta oggetti, cucite a macchina, per essere utilizzate dai pazienti in reparto;

•       realizzazione di Copri Picc (per uomini e donne) e turbanti e fasce (per le donne), cuciti a mano, in cotone poteline bio: per la cura della persona è stato pensato e creato un Copri Picc in cotone che si indossa sul braccio del paziente. Il Picc è un cvc utile per la somministrazione delle terapie oncologiche ed essendo su di un braccio, segue tutte le attività quotidiane della persona. Si è pensato al copri picc, per la stagione estiva, in cotone bio, per fare traspirare la pelle e donare discrezione alla persona;

•       turbanti e fasce: è l’alopecia uno degli effetti indesiderati più frequenti della chemioterapia e incide inevitabilmente sulla qualità di vita delle donne. Ma, in parte, la sensazione di disagio può essere alleviata cercando di migliorare il rapporto con il proprio corpo, anche dal punto di vista estetico. Da qui nasce l’idea del progetto Arte e Cucito in reparto, che realizza turbanti e fasce ideati per le pazienti che stanno affrontando le terapie oncologiche. Tra le tante persone che
ci hanno contattato, si è notato che alcune avevano esigenze ben precise, come appunto le alopecie. Per loro, il turbante non era più solo un accessorio fashion, ma qualcosa che permetteva di affrontare più serenamente il problema che vivevano. In molti casi, si tratta di donne che stavano seguendo terapie oncologiche, come la chemioterapia. Così si è deciso di creare un prodotto interamente dedicato a loro”.

"Una goccia nel mare, ma tante gocce formano il mare, dove vive anche 'la Conchiglia'”

Stefano Suriani, addetto stampa La Conchiglia Onlus

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