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La Pilkington ingloba la Flovetro: sottoscritto il passaggio delle quote azionarie

Soddisfazione generale e i sindacati: 'Dimostriamo di essere competitivi'

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Il presidente e amministratore delegato della Nippon Sheet Glass, Craig Naylor dispone la chiusura della linea float nel Regno Unito e torna a scommettere su San Salvo. Pilkington ha acquisito ufficialmente il 50% delle azioni di Sain Gobain ed ha assunto la piena proprietà di Flovetro. Scongiurata la chiusura del sito produttivo di Piana Sant'Angelo inaugurato nel 2006. Grande la soddisfazione dei sindacati e dei lavoratori. La trattativa, andata avanti per più di sei mesi, è arrivata a buon fine grazie alla mediazione di Assovetro, all'impegno del country manager di Nsg, Ciro Pirone e del responsabile dell'Automotive regional director Europe, Graziano Marcovecchio. «Questo è solo il primo traguardo. Ora tocca ai lavoratori fare la loro parte», ammonisce Franco Zerra segretario provinciale della Femca Cisl. Il Vastese vive un periodo molto delicato. La crisi non risparmia i colossi industriali. L'utile d'esercizio è in calo e entro fine anno Nippon Sheet Glass taglierà 3.500 posti di lavoro. L'impianto Flovetro non rientra nel pacchetto degli esuberi. I cento dipendenti tirano un sospiro di sollievo e con loro più di mille lavoratori dell'indotto. «Ora spetta a noi dimostrare di essere competitivi», afferma Zerra, «con l'acquisizione dell'intero pacchetto azionario di Flovetro da parte di Pilkington è stata scongiurata una crisi che avrebbe potuto avere ricadute drammatiche per San Salvo e il Vastese». Il trasloco della Saint Gobain venne comunicato dall'industria francese a fine ottobre. Gianni Scotti, delegato generale di Saint Gobain Italia, nel corso di una tavola rotonda in Piemonte annunciò nuovi investimenti a Pisa e in Veneto e il ritiro delle quote azionarie a San Salvo. Per i sindacati fu un fulmine a ciel sereno. Da quel momento cominciarono frenetiche trattatite sull'asse Tokio-Parigi per scongiurare la chiusura dello stabilimento abruzzese. Il divorzio fra i due colossi del vetro alla fine è stato consensuale. L'uscita dell'industria francese dalla partecipazione azionaria non provocherà traumi nel comprensorio industriale. «Grazie all'investimento Pilkington ha garantito la continuità produttiva e occupazionale», rimarca Zerra. «Se si considera che il notevole sforzo economico del colosso giapponese arriva in un momento di grande recessione non possiamo che essere grati a Pilkington». L'impianto per il momento continuerà le sue produzioni e fornirà sia il settore auto che quello delle costruzioni.
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