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Diserbanti al posto della manodopera, «perché si preferisce il veleno ai decespugliatori?»

La segnalazione di una cittadina di Torrebruna

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Spett.le Redazione de sansalvo.net,
sono una cittadina del piccolo comune di Torrebruna (Ch) e, come altri centinaia di abitanti che vivono sulle montagne che circondano la vallata del Trigno, utilizzo spesso la Fondovalle Trignina per i miei spostamenti quotidiani.

 

A chi è capitato di percorrere la fondovalle Trigno durante gli ultimi giorni, non avrà potuto fare a meno di notare come i bordi della strada siano perfettamente puliti, completamente privi di erbacce e cespugli. Ebbene, nonostante la manutenzione di strade e cunette sia doverosa, all'osservatore più attento non sarà sfuggito come si sia scelto di fare pulizia non come al solito, utilizzando manodopera e decespugliatori, bensì cospargendo i bordi della carreggiata con il diserbante.
Ora mi chiedo: perchè impiegare tempo e denaro per acquistare cibo di derivazione biologica, per coltivare frutta e ortaggi nei nostri orti pur di scongiurare il rischio di ingerire veleni e sostanze nocive e non spendere nemmeno un attimo del nostro tempo per domandarci: perché si preferisce il veleno ai decespugliatori? Perché si mette a rischio un ecosistema delicato e già abbondantemente provato come quello del Fiume Trigno? E soprattutto…perché tutto avviene nell’indifferenza generale?
 

Probabilmente l’utilizzo del diserbante abbatte fortemente i costi di manutenzione. E le pesanti difficoltà economiche in cui versano gli enti locali gravano su questa come su tante altre questioni. Però credo che sia fondamentale e doveroso, da parte dei cittadini e degli enti stessi, chiedersi quanto valga la pena avvelenare un territorio piuttosto che pagare qualche stipendio in più.
Tutti dovrebbero ben sapere che l'uso del diserbante è particolarmente dannoso per gli organismi acquatici (e non vi sarà sfuggito che il Fiume Trigno è, a tratti, vicinissimo alla strada) e, dopo la dispersione, la molecola rimane attiva anche diversi mesi. Senza contare poi, i molteplici danni per la salute umana (tumori, malattie neurologiche, malformazioni neonatali...).
 

Insomma…si tratterebbe di un bel paradosso se, magari, abbiamo deciso di smettere di fumare perché il fumo nuoce gravemente alla salute, senza sapere che, a pochi passi da noi, qualcuno si adopera per adottare metodi sbrigativi quanto pericolosi per garantire la manutenzione a basso costo delle strade.
La bellezza di un paese è direttamente proporzionale alla cura che abbiamo per le cose che ci circondano. E in questo, come in altri casi, non stiamo affatto curandoci del nostro territorio, dei nostri corsi d’acqua, della nostra vita.
E una cosa sia ben chiara: se questo avviene è anche colpa nostra. Nessuno si senta escluso.
Spero che questa mia segnalazione possa essere accolta dalla vostra redazione, con la speranza che la massima diffusione di questa notizia possa generare qualche spunto di riflessione nei cittadini del nostro meraviglioso territorio.

 

Denise Marianacci

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