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Pd: «L'affermazione del Movimento 5 Stelle sia una sveglia per tutti»

Il direttivo cittadino del Partito democratico riflette sul risultato elettorale

a cura della redazione
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A poco più di una settimana dalle elezioni il direttivo cittadino del Partito democratico si è riunito per analizzare insieme il risultato uscito dalle urne. Primo punto su cui riflettere è stato senza dubbio l’affermazione del Movimento 5 Stelle, che deve essere «una sveglia per il nostro partito, una sveglia per tutti», sottolineano in una nota stampa diffusa dopo l’incontro.

Il direttivo si sofferma sulle preoccupazioni legate alle «difficili condizioni di governabilità del paese» ed esprime fiducia nelle capacità di Pieri Luigi Bersani di affrontare «uno dei momenti sociali ed economici più difficili dalla seconda guerra mondiale a oggi». Sottolineando la mancata stabilità politica in cui si trova oggi l'Italia, il Pd precisa: «Sebbene numericamente il centrosinistra abbia ottenuto la maggioranza dei voti non possiede la maggioranza al senato, che andrà cercata nel buon senso e nella responsabilità degli eletti».

Dalla situazione nazionale il direttivo passa poi a quella locale: «A qualsiasi livello nessuno può ritenersi soddisfatto – precisano i rappresentanti del Pd di San Salvo - se è vero che i grandi partiti di governo anche a livello cittadino, in maniera alternata, alla Camera e al Senato, sono secondi a un nuovo movimento».
Il direttivo precisa poi che il Pd, in città nelle file dell’opposizione, «può essere la base dalla quale far ripartire un futuro aperto e rinnovato, per una città che merita certamente un governo migliore, superando le divisioni e avendo quale faro di riferimento la certezza di appartenere a una comunità che può contribuire, con le sue donne e i suoi uomini, a una  nuova stagione di speranza per tutti. Occorre da subito che ognuno ai vari livelli faccia il suo con rinnovato slancio, anche con capacità critica che, ogni giorno e in ogni contesto, non dobbiamo mai dimenticare di applicare. Nessuno ha il diritto, se impegnato politicamente, di non sentirsi chiamato in causa».

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