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Rinnovo della 'solidarietà' o cassa integrazione, oggi la Denso decide

Dall'inizio del mese alcuni reparti lavorano tre giorni a settimana

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Importante appuntamento questa mattina alle 9.30 per la Denso di San Salvo che occupa poco meno di 1.000 dipendenti. A circa un mese dal primo 'anniversario' dei contratti di solidarietà - entrati in vigore il 19 novembre 2012 - azienda e sindacati si incontrano nella sede vastese dell'Associazione Industriali per fare il punto della situazione. 
Il nodo da sciogliere riguarda l'eventuale rinnovo della 'solidarietà' o il ritorno alla cassa integrazione. L'anno trascorso è stato caratterizzato da alti e bassi. Se per qualche periodo alcuni lavoratori sono tornati a 8 ore (con gli ammortizzatori sociali i turni erano scesi a 6 ore giornaliere), ora per l'inverno alle porte sembra essere in arrivo una nuova contrazione degli ordini. Il settore automotive fatica a riprendere quota e gli effetti non tardano a manifestarsi nelle realtà produttive locali. Dall'inizio del mese alcuni reparti stanno lavorando tre giorni a settimana (lunedì-mercoledì), altri un giorno in più.

Prima dell'incontro di oggi i sindacati non si addentrano più di tanto nella situazione lavorativa attuale. Davide Labbrozzi, segretario provinciale di Chieti della Fiom Cgil è cauto: «Proprio oggi incontriamo i vertici Denso, alle 9.30, nella sede dell’Associazione Industriali a Vasto, dove cercheremo di prendere una decisione condivisa. Bisogna capire – aggiunge – se rimodulare misure già definite, al momento, solo per un impianto. Sulla cassa integrazione generalizzata da qui fino a Natale – rassicura – non è ancora stato deciso nulla». Ammette, tuttavia, Labbrozzi, che negli ultimi giorni lo scenario produttivo, già non esaltante, ha continuato la picchiata, con un calo di commesse significativo: «Tutto è legato alla discesa continua del mercato automotive, ma di certo oggi chiederemo all’azienda di proseguire sulla strada della collaborazione, come ha fatto fino ad ora, per la tutela dei livelli occupazionali».

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