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Esposti amianto e rischi ambientali

redazione
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Pensano di dare mandato ad un legale esperto del settore amianto per adire le vie giudiziarie oltre duecento lavoratori della Denso di San Salvo. Chiedono il riconoscimento dall'Inail delle provvidenze previste per la passata esposizione all'amianto, quando la fabbrica era ancora di proprietà italiana facente capo alla Magneti Marelli. Le maestranze, che si sono riunite nei giorni scorsi a convegno, alla presenza di un rappresentante dell'associazione ''Esposti amianto e rischi ambientali'' affermano in una nota che sono più di milleduecento i lavoratori che, per ragioni legate al loro passato professionale, hanno inoltrato domanda di riconoscimento dell'esposizione all'amianto prima del 30 giugno 2005, data in cui quando scadevano i termini di legge per l'accesso ai benefici previdenziali. A loro dire, fino ad oggi l'ente delegato ha assegnato soltanto pochi riconoscimenti. ''Dal 1972 al 1992 -si precisa nella nota a firma di Augusto Di Stefano e Antonio Falcone, delegati dell'assemblea - alla ex Magneti Marelli di San Salvo si è lavorata resina frammista ad amianto al 63 per cento, una sostanza a forte rischio''. I lavoratori chiedono ad istituzioni, forze politiche del territorio ed alla rappresentanze sindacali di farsi garanti della corretta applicazione della legge ed in tal senso viene anche auspicata la necessità di organizzare una manifestazione di protesta, da portare davanti alle sedi dell'Inail e dell'Inps di Chieti per reclamare la giusta attenzione a queste sentite esigenze. ''In questo momento - concludono Di Stefano e Falcone - dobbiamo avere il coraggio di proclamare, a voce alta, la nostra giusta rivendicazione''.
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