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Consiglio Comunale dei Ragazzi

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CASTELGUIDONE - Nei mesi scorsi l'amministrazione comunale del piccolo paese montano, in collaborazione con il locale centro ricreativo per minori ''Jonathan'', aveva organizzato un incontro pubblico nel corso del quale si era parlato, ascoltando nel merito anche il parere dei genitori, della creazione di un Consiglio Comunale dei Ragazzi. Proprio per dare seguito a quell'idea di coinvolgimento dei ragazzi nell'amministrazione della cosa pubblica, domani pomeriggio (venerdì 13 ottobre), alle ore 15.30, si terrà una riunione presso il centro aggregativo per minori. ''Il Consiglio Comunale dei Ragazzi - si legge nella locandina affissa in paese - è la sede dove i ragazzi, dai 9 ai 16 anni, elaborano proposte per migliorare la città in cui vivono, per esprimere le loro opinioni, per confrontare le loro idee e per discutere liberamente nel rispetto delle regole''. Insomma una palestra di educazione civica e sociale, questo potrebbe essere il consiglio comunale dei ragazzi, un'iniziativa promossa dall'amministrazione comunale di Castelguidone. ''L'educazione e l'istruzione sono due potenti, efficaci ed efficienti mezzi che costruiscono la consapevolezza di essere persone con una propria dignità - continua il manifesto a firma della cooperativa sociale Centro Montano di Assistenza - e portatrici di diritti inviolabili, inalienabili, intangibili e universali: diritto alla vita, diritto alla pace, diritto ad un ambiente sano e vivibile, diritto d'istruirvi, diritto al lavoro, diritto di esprimere liberamente le proprie idee, diritto di giocare, diritto di associarsi in strutture democratiche e rispettose delle leggi, diritto ad una giustizia sociale ed economica''. La creazione di una struttura elettiva e di governo che coinvolga i ragazzi servirebbe sicuramente ad esercitare i diritti elencati, ma renderebbe le giovani generazioni anche consapevoli dei doveri individuali, sociali e civici che ciascun membro della comunità civile è tenuto ad accollarsi. Un aspetto complementare, quello dei doveri, alla rivendicazione pur legittima dei diritti, che spesso, anche nelle istituzioni scolastiche e nelle varie strutture aggregative e sociali, si tende a dimenticare. Francesco Bottone
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