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Domenico Di Stefano: «Il sindaco faccia un gesto coraggioso!»

Continua il dibattito sulle vicende della Municipale

a cura della redazione
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Continua il dibattito intorno all'ultimo - movimentato - consiglio comunale. Dopo la lettera aperta del sindaco Tiziana Magnacca, che chiedeva il recupero del senso di responsabilità, è Domenico Di Stefano, consigliere di SanSalvo Democratica, a prendere carta e penna e a indirizzare una missiva al primo cittadino sansalvese.

Un gesto coraggioso!

Il sindaco Magnacca ha il senso delle istituzioni a intermittenza, si accende e si spegne come le lucine di Natale. Parla di abbassare i toni ma i suoi decibel istituzionali sono distorti e stonati come evidenziano i comunicati che verga e firma o fa firmare. Comunque ringrazio il sindaco per avermi riconosciuto, tanto da metterlo per iscritto, doti di moderazione e compostezza, è vero, non è da tutti avere certe qualità.

Anche per questo dico che quello che è accaduto nel Consiglio Comunale del 15 luglio scorso non è stato un bel vedere, da qualsiasi lato lo si legga, ma soprattutto dal versante di chi ha lo scettro del governo cittadino e che dovrebbe più di tutti garantire l'equilibrio democratico: è l'ABC della responsabilità istituzionale. I fatti ormai sono noti: quattro consiglieri di minoranza (Angelucci, Di Stefano, Marchese e Sannino) hanno richiesto, nelle forme e nelle procedure, la convocazione del Consiglio Comunale per discutere il futuro della Polizia Locale (o Municipale come ancora la chiama il sindaco) della nostra città.

Durante il Consiglio la maggioranza di centrodestra ha deciso di ritirare il punto, aveva i numeri per farlo (almeno su questo punto). Ma quello che ha stupito in negativo è la gratuita e violenta arringa dell’avvocato Magnacca sulle ragioni del ritiro, arringa fuori luogo e poco istituzionale nel merito di un argomento che i proponenti non hanno potuto discutere. Quando l’avvocato Magnacca si giustifica che «ha impedito un processo penale nell’aula consiliare» esprime un suo personale processo alle intenzioni che non ha controprova poiché i proponenti, ripeto, non hanno potuto parlare, ha parlato solo Lei!

E infatti a sera, solo dopo le vibranti proteste della minoranza, il sindaco e la sua maggioranza di centrodestra, in un barlume di reminiscenza istituzionale, emettono un comunicato nel quale rispondono punto per punto alle richieste di SSD: ma non potevano farlo direttamente nel Consiglio che era stato convocato apposta? Di cosa avevano paura? Prima di dare patenti di confusione e nervosismo ci si guardi in casa, anche l'umoralità istituzionale è un pessimo viatico. E confondere l'indignazione con il livore è esercizio di poca intelligenza. Il sindaco faccia un gesto coraggioso: verificato il rinnovato senso delle istituzioni e l'abbassamento dei toni, che sottoscrivo pubblicamente, voglia Lei stessa sollecitare il Presidente del Consiglio Comunale per convocare alla luce del sole un Consiglio Comunale per discutere, serenamente e responsabilmente, del futuro della Polizia Locale della Città di San Salvo!

In attesa anticipo il mio pensiero e ritengo che la Polizia Locale di San Salvo abbia urgente bisogno, ORA, di una 'testa', di una guida autorevole e riconosciuta sia dagli agenti e sia dai cittadini. Come individuarla e nominarla è compito di chi governa, sindaco in primis. Se mi avessero permesso di parlare in Consiglio avrei dato idee e suggerimenti concreti, perché non c'è nessun 'pasticcio amministrativo' (?) che tenga di fronte al pasticcio dell'immobilismo e dell'incapacità di decidere, scegliere, risolvere. D'altronde il sindaco ha avuto la possibilità di reintegrare il vecchio comandante già dal maggio 2012 e cioè non appena entrata nelle piena facoltà delle sue funzioni, perchè non lo ha fatto? Risponda a questo quesito e forse troverà la risposta a tutte le altre domande. Ad oggi permane la precaria situazione del Ten. Di Fiore, attuale reggente del comando, che viene riconfermato a singhiozzo: perché? Ma soprattutto, perché il sindaco non pensa e non si adopera per la creazione di una Squadra Intercomunale di Polizia Locale, nella visione di un grande progetto territoriale, con un Comandante forte e riconosciuto, che possa far ruotare uomini e mezzi e coadiuvare ancora meglio le altre forze dell’ordine in varie azioni di contrasto all’illegalità diffusa dalla quale, purtroppo, anche la nostra città non è esente visto, per esempio, i tanti episodi di furti negli appartamenti della zona 167 e altrove? Altro che task force (?) sporadiche e stagionali!

Per intanto si reperiscano i fondi e si prolunghino fino a dicembre 2014 gli Agenti stagionali, magari aumentandoli di due unità, e si incalzi il Governo Nazionale ad allentare i vincoli e a rivedere le posizioni sulle assunzioni in deroga per gli agenti di P.L. Su queste battaglie il sindaco mi e ci troverà al suo fianco. Fino ad ora non ho mai citato le parole “magistratura, indagini, reati, arresti...”. Questi fatti sono accaduti e sono noti e palesi a tutti i cittadini, me compreso, così come li hanno appresi e letti  dalla e sulla stampa. E sarà così anche per come queste vicende andranno a svilupparsi, sempre nel rispetto assoluto degli indagati e degli indagatori. E non c'è bisogno di scomodare la teoria dell’acqua calda per la quale «la magistratura faccia serenamente il suo dovere», questo concetto io l’ho somatizzato da tempo.

Dal mio legittimo ruolo istituzionale di consigliere comunale di minoranza ho interesse ad incalzare il sindaco e la sua maggioranza su concrete proposte politiche e amministrative, cosa che peraltro si è già verificata altre volte come più volte si è registrato il mio alto senso di responsabilità a tutela dell’Ente e dei suoi operatori, sfido chiunque a dimostrare il contrario. Questo assioma vale per tutta SanSalvoDemocratica. Per chiudere: dopo circa un anno di commissariamento, il sindaco Magnacca è da oltre due anni a capo dell’Amministrazione Comunale (tra l'altro con delega alla Polizia Locale), Le son state date l’onorificenza e la responsabilità di governare e risolvere i problemi, evocare i fantasmi del passato è uno slogan che ormai non fa più presa, affronti le questioni come meglio crede ma accetti il confronto e, se ha un briciolo di umiltà, si misuri con chi fa proposte per il bene della città e dei cittadini. E il sindaco Magnacca provi, in scienza e, se può, anche in coscienza, un solo atto nel quale sono state concepite dal sottoscritto «vendette e rivendicazioni personali» o «vicende personali che superano i limiti e gli interessi per il bene comune». Confido e spero che anche per il sindaco Magnacca si possa dire lo stesso...

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