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Secondo forum democratico, «Sta nascendo una nuova consapevolezza»

Ieri l'appuntamento a Casalbordino

a cura della redazione
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«Ha superato ogni aspettativa la partecipazione al secondo forum democratico Abruzzo e Molise promosso esclusivamente mediante il passaparola». È il bilancio che Agostino Monteferrante, dell'assemblea nazionale del Partito Democratico, traccia del forum democratico tenutosi ieri a Casalbordino dal tema Connessioni ambientali e progetti di territorio.
Emilia Cieri (coordinatrice del circolo PD di Casalbordino) e Rino Coladonato (coordinatore di Casalbordino Adesso!) hanno aperto i lavori coordinati da Monteferrante.

L'incontro ha visto il susseguirsi degli interventi di numerosi amministratori dei Comuni del Vastese e non solo. «C'erano tutti: da Lanciano ad Atessa - spiega l'esponente Pd - passando per Vasto, San Salvo e del medio e alto Vastese, toccando quasi tutti i comuni rappresentati da sindaci, assessori, dalle aziende industriali, commerciali e agricole più grandi del territorio e ancora da docenti delle nostre scuole e da liberi professionisti e da lavoratori anche delle aziende più in crisi. Da ognuno di loro più di una idea e soprattutto la manifesta volontà di costruire un percorso comune capace di coinvolgere l’area vasta che abitiamo sulla quale dobbiamo e vogliamo costruire il futuro».

Importanti i contributi di Emila Corradi (docente di Progettazione e Composizione Architettonica), Beniamino Di Rico (docente di Urbanistica presso la facoltà di Architettura di Ascoli Piceno) e Donato Di Giacomo (docente di Valutazione dei piani urbanistici) in apertura di serata.

Particolarmente sentito l'appello fatto da Angelo Marchione, primo cittadino di Furci, che ha illustrato ai presenti i dettagli del progetto di un impianto di trattamento di rifiuti pericolosi con annessa discarica che dovrebbe sorgere in località Valle Cena. 

UNA NUOVA CONSAPEVOLEZZA - «Da tutti - conclude Agostino Monteferrante - è emersa la volontà di partecipare direttamente alla definizione delle scelte di sviluppo con forte critica verso le politiche di centralizzazione, attuate in questi anni dalla Regione Abruzzo, in particolar modo con la riforma dei consorzi industriali e con la istituzione della agenzia regionale Arap con sede a Pescara. Ai comuni deve essere riconosciuta la possibilità di determinare il proprio futuro in maniera diretta. Su queste questioni che vanno dall’agricoltura all’industria, alla trasformazione delle aree industriali, all’auspicato avvio di un processo di crescita del comparto turistico che solamente se costruita in maniera integrata tra territori può dare risultati concreti ed apprezzabili. Sta nascendo una nuova consapevolezza fatta di competenze, voglia di rischiare, di mettersi in gioco al fine di fare di questa terra non più il confine a sud dell’Abruzzo ma il luogo centrale tra due regioni, l’Abruzzo ed il Molise. Appuntamento a fine ottobre».

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