Sembra esser terminato il lavoro di accertamento della Tarsu, intrapreso dalla società Assoservizi, con un guadagno complessivo per l’azienda di circa 600 mila euro.
Il lavoro di accertamento della Tarsu da parte della Assoservizi srl, ebbe inizio il 22 maggio 2012, allorquando venne sottoscritta dal Commissario Prefettizio l’estensione di un contratto precedente risalente al 2011, che prevedeva solo la gestione per l’accertamento e la riscossione, ordinaria e coattiva dell’Imposta Comunale sulla Pubblicità (ICP), dei Diritti sulle Pubbliche Affissioni (DPA) e della Tosap con un agio del 20% per l’accertamento e la riscossione ordinaria, e del 4,5% per quella coattiva. Tali percentuali nel 2011 vennero stabilite tramite una gara, vinta appunto dalla Assoservizi, mentre l’accertamento della Tarsu nel maggio del 2012, venne affidato tramite estensione del contratto ad un agio del 23% + IVA.

Ad oggi dunque sono due milioni e mezzo gli euro recuperati all’evasione dall’Ente comunale, a cui sottrarre l’agio spettante all’azienda. L’azienda per contratto, dovrebbe aver stilato una Anagrafe degli immobili integrata che, avendo quale dato centrale e di riferimento l’unità immobiliare presente sul territorio, dovrebbe esser stata integrata anche da una gestione anagrafica di tutte le persone fisiche (popolazione residente, non residente, professionisti), compresa la gestione anagrafica delle imprese: la conoscenza di quante case ci sono, quante di queste sono occupate e da chi ed in base a quale titolo.

Gli accertamenti compiuti grazie ai dati catastali forniti dalla struttura comunale, vennero esternalizzati  in quanto il personale in forza all’ufficio tributi, non riusciva a sopperire alle necessità richieste.
Ad oggi la Assoservizi, gestisce in regime di proroga dal 30 giugno 2014, l’accertamento e la riscossione, ordinaria e coattiva dell’Imposta Comunale sulla Pubblicità (ICP), dei Diritti sulle Pubbliche Affissioni (DPA) e della TOSAP alle medesime condizioni contrattuali.